Una protesta estrema, un gesto disperato, che poteva trasformarsi in tragedia. Antonio Carrà, 67 anni, pensionato di San Gregorio d’Ippona, è stato denunciato dai carabinieri con accuse pesanti, tra cui quella di tentata strage, dopo essersi cosparso di benzina all’interno del reparto di Ortopedia dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia.
Tutto è accaduto giovedì mattina. L’uomo, esasperato per il rinvio dell’intervento chirurgico al femore della madre novantunenne, ha deciso di isolarsi in una stanza del reparto, portando con sé una bottiglia contenente liquido infiammabile e due accendini. Poi, il gesto shock: si è versato addosso metà del contenuto della bottiglia, minacciando di darsi fuoco.
Stando a quanto riportato dalla “Gazzetta del Sud” e secondo quanto ricostruito dai militari della Sezione Radiomobile dei Carabinieri, che sono subito intervenuti, Carrà avrebbe agito in modo dimostrativo, dicendo di non avere alcuna intenzione di fare del male a se stesso o agli altri. Ma il contesto – un ospedale pieno di pazienti, personale sanitario e familiari – rendeva il gesto potenzialmente catastrofico.
Carrà è stato da subito collaborativo con i militari, che lo hanno accompagnato all’esterno del reparto per metterlo in sicurezza. Poco dopo, sul posto è giunta la direttrice sanitaria del distretto, Antonella Ascoli, con cui l’uomo ha chiesto espressamente di parlare. Sequestrato tutto il materiale utilizzato per la protesta: la bottiglia con il residuo di liquido infiammabile e i due accendini.