Soriano, scontro tra Comune e Pro Loco sul Festival. Il sindaco: noi trasparenti, avanti con fiducia

Il Comune accusa l’associazione di poca collaborazione, mentre replica alle critiche con un resoconto dei fatti avvenuti alla riunione del 30 giugno

Si alzano i toni a Soriano Calabro, piccolo centro dell’Alto Mesima, in vista della quinta edizione del Festival “Arte, Sapori e Musica”, in programma il 2 agosto. A meno di un mese dall’evento, l’amministrazione comunale – guidata dal sindaco Antonino De Nardo – rompe il silenzio e risponde alle critiche mosse dalla Pro Loco locale, intervenendo per chiarire “cosa realmente sia accaduto” durante l’incontro del 30 giugno scorso.

A giudizio dell’amministrazione, “dovrebbe preoccupare, e preoccupa non solo i diretti interessati ma anche la quasi totalità della nostra comunità (se non a tutta), il tentativo becero ed insolente di chi tende a proiettare in maniera altamente tendenziosa uno stato delle cose completamente avulso dalla realtà che lo circonda e prova maldestramente a ergersi a paladino/a di un falso perbenismo ed ingannevole giustizialismo”. Nel mirino della compagine alla guida del Comune le “strumentali e fuorvianti polemiche a mezzo stampa, artificialmente costruite dalla Pro Loco di Soriano Calabro”.

“Convinti come siamo che la nostra comunità meriti ben altri toni, ben altri livelli di confronto e comportamenti, assolutamente differenti da quelli che hanno animato le ultime strumentali e fuorvianti polemiche a mezzo stampa (lontani dal nostro modus operandi) – proseguono i componenti della squadra guidata dal primo cittadino – a tal proposito siamo costretti a replicare per chiarire, stavolta sì, cosa realmente sia avvenuto il 30 giugno scorso nella sala consiliare del nostro Comune. Dove, con amarezza, abbiamo potuto toccare con mano che, quando si cede alle lusinghe dell’apparire, il rispetto delle istituzioni democratiche e di chi le rappresenta va a farsi benedire”

Tra ironia e amarezza

Secondo l’amministrazione comunale “fanno, dunque, accapponare la pelle, le dichiarazioni riportate sulla stampa a nome dell’associazione Pro Loco Soriano Calabro (ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere), ma il cambiamento climatico produce i suoi effetti sulla ‘eccelsa’ mente che ha partorito la serie di castronerie degne della miglior commedia napoletana. Il caldo di questo luglio deve aver provocato non poca confusione in chi, con insolita arroganza e ben noto spirito di protagonismo appariscente, dimentica che fino a pochi giorni fa sedeva a fumare serena la sua sigaretta accanto al Sindaco De Nardo, oggi additato come ‘dittatore e antidemocratico’”.

Per dimostrare la “recente cordialità” tra l’associazione e l’amministrazione, viene citato un post pubblicato sulla pagina ufficiale della Pro Loco il 19 giugno 2025: “‘La Pro Loco ringrazia il sindaco’, si leggeva, con una foto che ritraeva alcuni associati, compresa la presidente Maria Teresa Daffinà, mentre gustavano i gelati offerti ai bambini del grest. “Questo giusto per rimarcare – scrive il Comune – lo spirito di ‘collaborazione e partecipazione’ che la nostra amministrazione ha sempre auspicato, dimostrato e concretamente messo in atto”.

La riunione del 30 giugno e lo scontro in sala consiliare

La riunione si è tenuta il 30 giugno per discutere l’organizzazione del Festival. Presenti quasi tutti i soci della Pro Loco (circa dieci) e diversi cittadini interessati. Secondo il Comune, fin dai primi confronti informali era emersa una “generale insoddisfazione” nei confronti del ruolo dell’associazione: “La scarsa duttilità a trascinare e coinvolgere della medesima, seguita dalla poca propensione al confronto costruttivo e non di meno la vanitosa mania di un assoluto arrogante protagonismo, avrebbero pregiudicato la buona riuscita dell’evento”. Da qui la decisione dell’amministrazione di assumersi la piena responsabilità dell’organizzazione. “Il sindaco, con pacatezza, ha spiegato che per garantire una maggiore partecipazione era necessario che l’evento fosse gestito direttamente dal Comune. Ma il messaggio è stato male interpretato. I rappresentanti della Pro Loco hanno subito espresso un poco educato malcontento, con rimbrotti, battutacce e frecciatine”.

Quando uno dei presenti ha alzato i toni, il sindaco ha richiamato all’ordine e, “ricordando che ci si trovava nella Casa Comunale, luogo istituzionalmente democratico per eccellenza, taluni comportamenti e talune esternazioni erano inaccettabili, intollerabili, oltre che fuori luogo”. La tensione sarebbe poi sfociata in una sorta di ultimatum: “I soci Pro Loco avrebbero potuto andarsene al mare il giorno dell’evento (2 agosto), qualora lo stesso non fosse stato ‘targato’ Pro Loco”.

La mediazione di Alessandria

Dal canto suo, il vicesindaco Francesco Alessandria avrebbe tentato di trovare una mediazione proponendo all’associazione di “occuparsi di due stand su otto”, ma la proposta “non è stata accolta”. Ecco dunque che, secondo l’amministrazione, “lo spirito di protagonismo e la mania di primeggiare della presidente si sono rivelati ancora una volta. Con estrema arroganza proseguiva con becere e ridicole provocazioni, provocando la reazione dei propri vassalli, l’esiguo gruppo dei soci Pro Loco presenti”. Di fronte a questa situazione, la presidente Daffinà, conclude il Comune, “ha abbandonato la riunione”: “Negli atteggiamenti e nelle parole, tutto è parsa tranne che disposta al dialogo”.

Le accuse della Pro Loco e le dimissioni dei soci

L’amministrazione De Nardo respinge le accuse sulla presunta “epurazione di avversari politici” dal Festival, parlando di “mistificazioni che lasciano il tempo che trovano. La responsabilità dell’organizzazione è nostra. Da 35 soci iniziali, ad oggi ne sono rimasti una decina, compresa la presidente. Altri due si sono dimessi pubblicamente, dissociandosi dalle fantasiose dichiarazioni pubblicate sul Quotidiano del Sud”. Infine, la conferma che il Festival si farà: “Rivendichiamo e ribadiamo con orgoglio e spirito di collaborazione che tantissimi cittadini, compresi i catechisti della Parrocchia San Martino e i giovani San Domenico parteciperanno e coopereranno alla realizzazione della 5ª edizione del Festival, che si terrà il 2 agosto alle ore 20:30 per le Vie del Borgo”.

Il sindaco sull’arrivo della Commissione: sereni, pronti a collaborare

Sul fronte istituzionale, è lo stesso sindaco De Nardo a prendere la parola per commentare l’invio della Commissione d’accesso agli atti, disposta dal prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva” della Dia di Milano: “Sono stato avvisato personalmente dal prefetto circa la decisione sull’invio della Commissione. Di questo la ringrazio, ribadendo – come del resto ho sempre fatto e dimostrato – massima fiducia nelle istituzioni e ampio spirito collaborativo”. Il sindaco tiene a sottolineare che nessun componente dell’amministrazione risulta coinvolto nell’indagine, ma considera l’invio della Commissione “un atto che ci saremmo dovuti aspettare, anzi direi auspicabile. Vogliamo sgomberare ogni minima ombra di dubbio sulla nostra azione amministrativa e sulla integrità civile e morale di ogni singolo componente del mio gruppo e dell’intero Consiglio comunale”.

In conclusione, De Nardo rassicura i cittadini: “Il Comune non teme controlli, li consideriamo un’opportunità per garantire legalità e tutela dell’interesse collettivo. Forniremo tutto il supporto necessario affinché l’indagine possa svolgersi in modo rapido ed efficace. Continueremo a svolgere il nostro compito di amministratori responsabili, presenti e nel pieno rispetto dei valori improntati sulla legalità e sulla massima trasparenza. L’Ente proseguirà ad assicurare l’efficienza dei servizi essenziali, il reperimento di risorse per valorizzare il territorio, e il confronto costante con cittadini, scuola, parrocchie e forze dell’ordine.”.

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