Crisi umanitaria a Gaza, la mozione Pd–M5s approda in Consiglio regionale

Il documento chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina, il cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari

Sarà discussa nella seduta del 31 luglio la mozione presentata dai gruppi consiliari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle sulla crisi umanitaria in corso a Gaza. Lo ha assicurato ieri pomeriggio, nel corso dei lavori della seduta del Consiglio regionale, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, accogliendo la richiesta avanzata nei giorni scorsi di calendarizzare la proposta in aula.

“Sollecitare la discussione era un atto dovuto – ha dichiarato il gruppo consiliare del Pd –. La Calabria non ha competenze in politica estera, ma ha il dovere morale e istituzionale di prendere posizione quando in gioco ci sono la vita e la dignità di milioni di persone. Il silenzio, in questi casi, equivale alla complicità”.

“Sollecitare la discussione era un atto dovuto – ha dichiarato il gruppo consiliare del Pd –. La Calabria non ha competenze in politica estera, ma ha il dovere morale e istituzionale di prendere posizione quando in gioco ci sono la vita e la dignità di milioni di persone. Il silenzio, in questi casi, equivale alla complicità”.

La mozione chiede al Consiglio regionale di esprimersi su alcuni punti cruciali: il riconoscimento dello Stato di Palestina nei confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa; il cessate il fuoco immediato; la liberazione degli ostaggi; l’apertura dei corridoi umanitari; la sospensione delle forniture militari; il sostegno alla Corte Penale Internazionale per indagare sulle violazioni del diritto umanitario.

Il gruppo Pd ha ricordato che in passato il Consiglio regionale si è espresso all’unanimità per condannare le guerre e difendere i diritti umani: “Lo abbiamo fatto per l’Ucraina, per le donne afghane. Oggi è il momento di Gaza. Discutere questa mozione è un atto di coerenza, giustizia e umanità”.

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