Provincia, il gruppo di centro attacca L’Andolina: voteremo il Bilancio, ma poi deve dimettersi

Calafati, Lacquaniti e Papa chiedono a L’Andolina di fare un passo indietro. Critiche alla gestione solitaria dell’ente e all’assenza di condivisione politica

In occasione del Consiglio provinciale del 23 luglio, convocato con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione, il presidente della Provincia ha rivolto, come ogni anno, un appello al senso di responsabilità dei consiglieri affinché il documento venisse approvato.

Alla luce di questo appello, i consiglieri del gruppo di centro, Calafati, Lacquaniti e Papa, hanno espresso una posizione critica nei confronti dell’amministrazione L’Andolina, definendola caratterizzata da una “guida solitaria dell’ente, progressivamente scollata sia dai partiti che in origine lo avevano sostenuto, sia dai gruppi consiliari che – pur tra molte difficoltà – hanno agito sempre con senso di responsabilità”.

Alla luce di questo appello, i consiglieri del gruppo di centro, Calafati, Lacquaniti e Papa, hanno espresso una posizione critica nei confronti dell’amministrazione L’Andolina, definendola caratterizzata da una “guida solitaria dell’ente, progressivamente scollata sia dai partiti che in origine lo avevano sostenuto, sia dai gruppi consiliari che – pur tra molte difficoltà – hanno agito sempre con senso di responsabilità”.

Ente impantanato

I tre consiglieri sottolineano come i “tentativi di condivisione programmatica delle politiche territoriali siano rimasti inascoltati”, lasciando l’ente “impantanato da anni in una situazione di stallo”. Secondo quanto dichiarano, la politica provinciale sarebbe stata “mortificata a favore di un individualismo esasperato”, con i partiti “coinvolti soltanto nei momenti in cui servivano numeri, e mai come interlocutori strategici per affrontare le storiche criticità del territorio”.

Particolarmente critico il giudizio sull’ultimo anno di amministrazione, definito come un periodo fatto “solo di annunci, rimorsi e tanta speranza”, mentre le strade provinciali “si degradano, gli interventi strutturali risultano inesistenti e la programmazione – nelle materie di competenza – si riduce a un ‘copia e incolla’ degli anni precedenti. Una gestione più attenta all’apparenza dei tour istituzionali che alle reali condizioni della provincia”.

Altro punto di critica è l’”incoerenza politica” dell’attuale assetto di governo: “In due anni – dichiarano – il presidente è passato da una maggioranza di centrodestra, cui appartiene almeno formalmente, a una maggioranza sostenuta da esponenti del centrosinistra, generando ulteriore confusione e irritazione tra elettori e cittadini”.

Alla luce di questo quadro, i consiglieri Calafati, Lacquaniti e Papa hanno annunciato che voteranno il bilancio, ma “unicamente per senso di responsabilità nei confronti dei dipendenti e delle amministrazioni locali, evitando così danni ulteriori all’ente”. In cambio, rivolgono al presidente lo stesso invito al “senso di responsabilità”, chiedendogli apertamente di “rassegnare le dimissioni al termine della seduta consiliare, restituendo la parola agli elettori. In attesa – concludono – di capire le reali posizioni dei partiti che finora lo hanno sostenuto con convinzione”.

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