Ufficio tributi nel caos, Per Serra Insieme: cittadini esasperati e casse comunali in sofferenza

Il movimento denuncia gravi disservizi, tra cui bollette errate, una riscossione inefficace e l’aumento della Tari, che grava ulteriormente sulle famiglie

Non è solo un “problema tecnico”, ma il “simbolo di una macchina amministrativa che da troppo tempo scricchiola”. A Serra San Bruno, la gestione dell’ufficio tributi “è diventata un incubo per i cittadini e un danno per le casse comunali”. Il movimento Per Serra Insieme lancia l’ennesimo grido d’allarme: da “almeno due anni” si susseguono “errori di calcolo, bollette sbagliate, fatture emesse in modo errato e continue comunicazioni contraddittorie”. Un “caos che pesa sulle famiglie” e “aggrava ulteriormente la già precaria situazione economica del Comune, tecnicamente in dissesto finanziario”.
Oltre all’”aumento della Tari”, anche la “riscossione non funziona. Il servizio è lacunoso, disorganizzato, spesso inaccessibile. I cittadini si ritrovano a rincorrere spiegazioni, a presentare reclami, a pagare per errori non loro. Il risultato? Doppio danno: da un lato, l’utente che subisce il disservizio; dall’altro, l’ente che perde entrate fondamentali”.

“La trasparenza amministrativa – si legge in una nota di Per Serra Insieme – non può essere un concetto da sbandierare a parole e poi disatteso nei fatti. Serra San Bruno merita servizi puntuali, corretti ed efficienti. Non è accettabile che nel 2025 si debbano ancora affrontare problemi così gravi e sistematici nella gestione ordinaria di un ufficio cruciale come quello dei tributi”.

“La trasparenza amministrativa – si legge in una nota di Per Serra Insieme – non può essere un concetto da sbandierare a parole e poi disatteso nei fatti. Serra San Bruno merita servizi puntuali, corretti ed efficienti. Non è accettabile che nel 2025 si debbano ancora affrontare problemi così gravi e sistematici nella gestione ordinaria di un ufficio cruciale come quello dei tributi”.

“Nel silenzio o nell’autogiustificazione di chi amministra – conclude il comunicato – cresce il malcontento. Non bastano le dichiarazioni d’intenti: servono risposte, atti concreti e soprattutto competenza. Il tempo degli alibi è finito. Serra San Bruno non può più permettersi il lusso dell’inefficienza”.

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