Stabilizzazione dei Tis, Brosio: L’Andolina dia risposte ai 34 tirocinanti della Provincia

Il segretario provinciale di Noi Moderati sollecita il presidente dell’ente a procedere con la stabilizzazione

“Non possiamo permetterci di perdere questa occasione, soprattutto in un territorio fragile come il nostro, dove anche uno stipendio di 700 euro rappresenta un argine concreto contro la povertà”. È con queste parole che l’avv. Nicola Brosio, segretario provinciale di Noi Moderati, lancia un accorato appello alle amministrazioni pubbliche e, in particolare, al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina.

Nel mirino, la mancata adesione di alcuni enti locali – tra cui appunto l’ente provinciale – alla procedura di stabilizzazione dei Tirocini di inclusione sociale (Tis), prevista dal decreto dirigenziale n. 12824 del 18 ottobre 2019 e rinnovata da successive comunicazioni e delibere regionali.

Nel mirino, la mancata adesione di alcuni enti locali – tra cui appunto l’ente provinciale – alla procedura di stabilizzazione dei Tirocini di inclusione sociale (Tis), prevista dal decreto dirigenziale n. 12824 del 18 ottobre 2019 e rinnovata da successive comunicazioni e delibere regionali.

“È inaccettabile che a oggi – sottolinea Brosio – non vi sia alcuna rassicurazione per 34 tirocinanti della Provincia, che da anni svolgono mansioni fondamentali negli uffici pubblici e che attendono solo un riconoscimento formale della loro funzione”.

L’invito rivolto da Noi Moderati è chiaro: aderire alla manifestazione d’interesse regionale per la stabilizzazione, attraverso la procedura prevista dall’art. 16 della Legge 56/1987, che prevede il reclutamento tramite i Centri per l’Impiego. “La Regione Calabria – spiega Brosio – ha messo a disposizione risorse importanti: 40.000 euro a tirocinante, erogati fino al 2029. E ora, con l’ultima delibera di Giunta, il contributo è stato addirittura portato a 54.000 euro”.

Una misura che, secondo Brosio, rende l’assunzione di questi lavoratori “quasi gratuita” per gli enti, anche in deroga ai vincoli previsti dalla Legge di Bilancio 2024. “Molti di loro – ricorda – sono già in età avanzata e andranno in pensione nei prossimi anni. I costi residui per le amministrazioni saranno minimi e spalmati nel tempo, in una fase in cui gran parte del personale attuale sarà già uscito dal servizio”.

Brosio non dimentica un dato che ritiene centrale nel dibattito: la dignità delle persone coinvolte. “Questi lavoratori – afferma – non sono più semplici tirocinanti: sono risorse integrate da anni nella macchina amministrativa, che mandano avanti uffici spesso in affanno per carenza di personale. Stabilizzarli significa dare un senso al concetto di inclusione e garantire un minimo di futuro alle famiglie”.

Infine, il segretario provinciale di Noi Moderati torna a rivolgersi direttamente al presidente della Provincia: “Mi auguro che il dott. L’Andolina voglia assumersi le sue responsabilità e firmare al più presto l’adesione. Il futuro di 34 persone – conclude – è nelle sue mani. E il territorio non può permettersi altri silenzi”.

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