Furto di energia elettrica per 20 mila euro, due denunce dei carabinieri

Il controllo, effettuato in una zona rurale collegata ai due indagati, ha portato alla scoperta di un cavo elettrico interrato e collegato in modo artigianale all’abitazione

Proseguono i controlli dei carabinieri per il contrasto alle attività illecite nei centri dell’entroterra reggino. I militari della Stazione di Cardeto, impegnati in un servizio a largo raggio, hanno denunciato due soggetti del posto con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica.

L’attività è scaturita da un controllo in un’area rurale riconducibile ai due indagati. Qui i militari hanno scoperto un cavo elettrico decorticato e interrato in modo artigianale, che partiva dall’abitazione degli stessi. Gli accertamenti tecnici, eseguiti con il supporto di personale specializzato, hanno evidenziato la manomissione del contatore e la presenza di due ulteriori cavi abusivi: questi alimentavano direttamente una pompa di irrigazione collocata all’interno di un capanno su un terreno nelle loro disponibilità.

L’attività è scaturita da un controllo in un’area rurale riconducibile ai due indagati. Qui i militari hanno scoperto un cavo elettrico decorticato e interrato in modo artigianale, che partiva dall’abitazione degli stessi. Gli accertamenti tecnici, eseguiti con il supporto di personale specializzato, hanno evidenziato la manomissione del contatore e la presenza di due ulteriori cavi abusivi: questi alimentavano direttamente una pompa di irrigazione collocata all’interno di un capanno su un terreno nelle loro disponibilità.

Il danno stimato ai danni dell’ente erogatore si aggira attorno ai 20.000 euro.

L’intervento si inserisce nel quadro delle attività preventive disposte dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, che, anche attraverso le Stazioni presenti nei piccoli centri, come quella di Cardeto, continua a garantire una costante attività di controllo del territorio e di vicinanza alla popolazione.

I militari precisano che, in base al principio della presunzione di innocenza, le persone denunciate sono non colpevoli fino a sentenza definitiva.

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