Oltraggiata la statua di San Michele: segni di bruciature e sfregi sul volto

Il grave atto vandalico è avvenuto nel piazzale della parrocchia Sacra Famiglia di Villapiana Lido. A scoprirlo è stato il parroco

La statua di San Michele Arcangelo posta nel piazzale antistante la parrocchia Sacra Famiglia di Villapiana lido è stata vandalizzata. A darne notizia è stato il parroco, don Nicola De Luca. “Ieri sera ho trovato la statua di San Michele Arcangelo, collocata nel piazzale antistante la nostra parrocchia, vandalizzata.

Bruciature sul corpo, segni evidenti di sfregio intenzionale, la catena spezzata, il volto e le membra sfregiate con atti violenti e premeditati”, afferma don Nicola De Luca. Un gesto che lascia “smarriti e addolorati, perché colpisce non solo un simbolo sacro, ma la dignità e la fede di una comunità intera. Sono profondamente mortificato e rattristato. Non è solo una questione estetica o materiale: è un’offesa alla bellezza, alla fede e al rispetto che si deve a ogni luogo sacro e a ogni simbolo che ispira il bene, la giustizia, la protezione. Ma non risponderemo con rabbia né con parole impulsive. A chi ha compiuto questo gesto, rispondiamo con la forza mite del Vangelo e con la fermezza della giustizia: denunceremo formalmente l’accaduto alle autorità competenti, perché simili atti non passino sotto silenzio né vengano banalizzati”. (Ansa)

Bruciature sul corpo, segni evidenti di sfregio intenzionale, la catena spezzata, il volto e le membra sfregiate con atti violenti e premeditati”, afferma don Nicola De Luca. Un gesto che lascia “smarriti e addolorati, perché colpisce non solo un simbolo sacro, ma la dignità e la fede di una comunità intera. Sono profondamente mortificato e rattristato. Non è solo una questione estetica o materiale: è un’offesa alla bellezza, alla fede e al rispetto che si deve a ogni luogo sacro e a ogni simbolo che ispira il bene, la giustizia, la protezione. Ma non risponderemo con rabbia né con parole impulsive. A chi ha compiuto questo gesto, rispondiamo con la forza mite del Vangelo e con la fermezza della giustizia: denunceremo formalmente l’accaduto alle autorità competenti, perché simili atti non passino sotto silenzio né vengano banalizzati”. (Ansa)

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