Consiglio regionale della Calabria, oggi la presa d’atto delle dimissioni di Occhiuto

Un passaggio formale che aprirà ufficialmente la “finestra elettorale” prevista dallo Statuto regionale tra il 28 settembre e il 9 novembre
occhiuto

Oggi, alle ore 12, il Consiglio regionale della Calabria si riunirà per l’ultima seduta della legislatura, chiamato a prendere atto delle dimissioni del presidente della Giunta, Roberto Occhiuto. Un passaggio formale ma decisivo, che aprirà ufficialmente la “finestra elettorale” prevista dallo Statuto regionale tra il 28 settembre e il 9 novembre, avviando così il conto alla rovescia verso le prossime elezioni.

La data del voto

La data del voto

Al momento, la data più probabile per il voto sembra essere quella di domenica 12 e lunedì 13 ottobre, già annunciata ieri dal presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso nella riunione dei capigruppo, scatenando le reazioni delle opposizioni con Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5S) e Antonio Lo Schiavo (Gruppo Misto). Una scelta che potrebbe coincidere con la tornata elettorale in Toscana, favorendo una strategia politica coordinata a livello nazionale. Tuttavia, non è da escludere una accelerazione: se si optasse per il primo giorno utile, i calabresi potrebbero essere chiamati alle urne già domenica 28 e lunedì 29 settembre.

L’ordine del giorno

L’agenda della seduta odierna prevede tre punti: approvazione del bilancio consolidato e l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027 del Consiglio regionale. Poi la presa d’atto delle dimissioni del presidente della Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 60, comma 1, del regolamento interno. In aula è previsto un dibattito politico, con la possibilità per ogni consigliere di intervenire per un tempo massimo di cinque minuti. Seguirà il congedo formale e lo scioglimento dell’assemblea.

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha già fatto sapere che, qualora la seduta di oggi dovesse clamorosamente andare deserta – eventualità ritenuta al momento remota – continuerà a convocare l’assemblea “a oltranza” nei giorni successivi fino al completamento delle procedure.

Il decreto è pronto

Secondo fonti interne, il decreto di indizione delle elezioni – di competenza del presidente della Giunta, sentiti il presidente del Consiglio regionale e quello della Corte d’Appello di Catanzaro – sarebbe già pronto. Una conferma ulteriore che il passaggio odierno in aula è destinato a dare il via in tempi brevissimi alla corsa elettorale. Il margine temporale previsto dalla normativa, tra i 45 e i 90 giorni successivi alla presa d’atto delle dimissioni, lascia aperte tutte le opzioni. E nel centrodestra c’è chi spinge per una scelta rapida: “Prima si vota, meglio è” resta il mantra del presidente uscente Occhiuto.

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