Un concerto per coniugare le opere dei grandi musicisti come omaggio alle bellezze dell’Italia. Ma anche per far conoscere l’impegno di Italia Nostra per la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici. L’evento si è svolto nell’auditorium del Sistema Bibliotecario domenica 21, nel pomeriggio.
L’evento rappresenta un percorso già tracciato in passato, come ha sottolineato il direttore artistico dell’accademia Musikè, Angela Crudo, artefice dell’organizzazione, quando alla presidenza c’era il compianto Gaetano Luciano. Ad eseguire i brani Caterina Francese (soprano) e Rosarina Gallo (piano), arie tratte dalla Nozze di Figaro di Mozart e da Gianni Schicchi di Puccini. Molto apprezzate dal pubblico soprattutto per la generosa disponibilità della soprano Francese, che ha dovuto sostituire, all’ultimo momento, Emanuela Lombardo.
L’evento rappresenta un percorso già tracciato in passato, come ha sottolineato il direttore artistico dell’accademia Musikè, Angela Crudo, artefice dell’organizzazione, quando alla presidenza c’era il compianto Gaetano Luciano. Ad eseguire i brani Caterina Francese (soprano) e Rosarina Gallo (piano), arie tratte dalla Nozze di Figaro di Mozart e da Gianni Schicchi di Puccini. Molto apprezzate dal pubblico soprattutto per la generosa disponibilità della soprano Francese, che ha dovuto sostituire, all’ultimo momento, Emanuela Lombardo.
Le bellezze d’Italia in concerto è un percorso culturale che avrà altri momenti. È una tradizione che si rinnova per diffondere il linguaggio con il quale si esprimono, attraverso la musica, l’arte, la natura, i valori umani e spirituali che sanno suscitare uomini come Umberto Zanotti Bianco, primo presidente di Italia Nostra nel 1955.
Una figura di eccezionale valore che ha dedicato l’intera sua esistenza al riscatto umanitario, sociale e culturale della Calabria, da quando all’indomani del terremoto del dicembre 1908, ancora giovanissimo, di fronte al disastro e alla condizione di estrema miseria in cui versavano le popolazioni dell’Aspromonte, ha deciso di portare avanti un’opera umanitaria che non ha eguali nella storia, facendo costruire nei luoghi più sperduti asili, scuole, ambulatori, per dare risposte concrete ai bisogni primari.
Sull’esempio di questo grande filantropo, intellettuale e scrittore, che ha dato vita anche agli scavi archeologici dei siti della Magna Grecia insieme a Paolo Orsi, la sezione vibonese di Italia Nostra ha assunto l’impegno di far conoscere la grande eredità che ha lasciato Umberto Zanotti Bianco e il patrimonio di ideali e valori che si porta dentro Italia Nostra per promuovere la memoria storica e culturale della Calabria e del territorio.
Lo hanno messo in luce Nicola Rombolà (presidente) e Caterina Calabrese (segretaria). In particolare quest’ultima ha espresso la necessità di avviare un dialogo con i giovani e con le scuole. A dare risalto alle attività di carattere associativo e culturale che il territorio riesce ad esprimere in modo egregio, l’assessore alla Cultura Giusi Fanelli. Nel suo intervento ha messo in rilievo l’importanza sociale del lavoro di persone che si prendono la responsabilità di far venire fuori il patrimonio culturale come parte fondamentale dell’identità collettiva, che si esprime in particolare in nei momenti in cui si incontrano sensibilità per creare progetti che guardano sia all’identità del passato su cui edificare la visione del futuro. La Fanelli ha elogiato le tante iniziative che fanno emergere la passione che è parte del DNA della storia del territorio ma che è necessario riscoprire e valorizzare.
A sorprendere positivamente la grande partecipazione dei cittadini e di promotori di attività ed esperienze, segno emblematico di un desiderio di riconoscersi in un patrimonio culturale per ritrovare sentimenti ed emozioni che si richiamano all’eredità storico-culturale. La manifestazione ha avuto il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Vibo Valentia-Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Vibonese