Tolleranza zero per chi sporca il Parco delle Serre: multe fino a 18.000 euro e arresto nelle aree protette

Con l’entrata in vigore del decreto 116/2025, il Parco rafforza la rete di sorveglianza ambientale con droni, video trappole e telecamere ad alta definizione

Il Parco Naturale Regionale delle Serre, in attuazione delle recenti disposizioni normative introdotte con il Decreto-Legge 8 agosto 2025, n. 116, annuncia il potenziamento e la capillare estensione del sistema di monitoraggio e repressione dei comportamenti illeciti legati all’abbandono di rifiuti all’interno e nelle aree limitrofe al perimetro dell’area protetta.
Già oggi il Parco può contare su un articolato dispositivo tecnologico composto da telecamere fisse ad alta definizione, videotrappole a rilevamento remoto, fototrappole mobili di ultima generazione e droni di sorveglianza. Questi strumenti, posizionati in punti strategici e sensibili del territorio, permettono il rilevamento continuo, la registrazione e la trasmissione di prove video-fotografiche idonee a sostenere l’accertamento delle infrazioni e, nei casi più gravi, a supportare l’azione penale.

La sinergia

La sinergia

L’utilizzo di tali apparecchiature avverrà in stretta sinergia con le Forze dell’Ordine, le altre forze dell’ordine operanti sul territorio e con il fattivo contributo delle istituzioni locali. Il coordinamento interistituzionale mira a garantire una vigilanza efficace, un intervento tempestivo e un’azione sanzionatoria proporzionata alla gravità dei comportamenti accertati. Le nuove norme prevedono sanzioni amministrative fino a 18.000 euro per l’abbandono di rifiuti, aggravate – nelle aree protette o in caso di rifiuti pericolosi – dalla possibilità di arresto e procedimenti penali con pene detentive fino a diversi anni di reclusione. È un chiaro segnale: il legislatore ha voluto ribadire che la tutela dell’ambiente e della salute collettiva non può più tollerare gesti di inciviltà.

“Non arretreremo di un passo – dichiara il commissario straordinario, Alfonso Grillo –. chi deturpa le Serre colpisce il cuore stesso della nostra identità territoriale, la biodiversità che custodiamo e la bellezza che attira visitatori da ogni parte del mondo. Preservare il nostro patrimonio naturale significa salvaguardare ecosistemi complessi, habitat di specie rare e talvolta endemiche, garantire la purezza delle acque e la fertilità dei suoli, proteggere la qualità dell’aria e l’integrità dei paesaggi. Agiremo con determinazione e fermezza, ma confidiamo nella coscienza civile di una comunità sempre più attenta e sensibile, pronta a farsi parte attiva nella difesa del territorio”.

Eredità preziosa

La biodiversità delle Serre, frutto di millenni di equilibrio naturale e di interazione rispettosa tra uomo e ambiente, costituisce un’eredità preziosa da trasmettere intatta alle generazioni future. Per questo, accanto all’azione di controllo e sanzione, il Parco proseguirà un ampio programma di educazione ambientale, sensibilizzazione pubblica e coinvolgimento della cittadinanza: dalle scuole alle associazioni, dagli operatori turistici agli enti locali, tutti saranno chiamati a partecipare a una strategia condivisa di salvaguardia.

Il Parco ribadisce che la collaborazione dei cittadini è fondamentale: segnalare comportamenti illeciti significa contribuire attivamente alla protezione della propria terra. Solo così le Serre continueranno a essere un luogo di natura incontaminata, di bellezza autentica e di prosperità sostenibile.

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