Raffica di controlli nei lidi balneari da parte dei carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, impegnati in un’intensa attività ispettiva durante la stagione estiva per garantire legalità e sicurezza lungo le coste reggine. Con il supporto del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Reggio Calabria, del Commissariato di Polizia di Condofuri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto di Melito, sono emerse numerose irregolarità in due stabilimenti balneari situati nei comuni di San Lorenzo e Condofuri. Le violazioni riguardano il codice della navigazione, le normative sull’immigrazione, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’igiene alimentare.
Controlli
Controlli
L’attività è stata finalizzata da un lato al contrasto del lavoro nero e alla verifica delle condizioni lavorative, dall’altro al rispetto delle norme sul demanio marittimo e sulla tracciabilità degli alimenti destinati al consumo. Nel lido situato nella frazione marina di Condofuri, i militari hanno accertato la presenza di alimenti privi di etichettatura e tracciabilità, l’assenza del piano di autocontrollo HACCP e, fatto ancor più grave, l’allontanamento dell’assistente alla balneazione dalla postazione di salvataggio. Per la titolare dello stabilimento sono scattate sanzioni amministrative per un totale di circa 4.500 euro.
Lavoratori irregolari
Lo scenario emerso nel lido di San Lorenzo è apparso ancora più critico: i Carabinieri hanno individuato un lavoratore indiano irregolare e privo di documenti, oltre a due dipendenti egiziani con permesso di soggiorno scaduto, mai regolarizzati presso la Questura. Per i tre è scattata la denuncia, così come per il titolare dello stabilimento per impiego di manodopera clandestina. Per quest’ultimo, anche una multa di circa 4.600 euro per mancata comunicazione di avvio del rapporto di lavoro al Centro per l’impiego, con proposta di sospensione dell’attività.
Stretta estiva
L’operazione si inserisce nel più ampio piano di controlli interforze attivato per tutelare cittadini e turisti durante i mesi estivi, garantendo standard adeguati di legalità, sicurezza e qualità nei servizi. I militari precisano che i procedimenti penali sono attualmente nella fase delle indagini preliminari e che, per tutti gli indagati, vige la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.