“Da cittadino mi indignerei e farei molto di più. Da turista, denuncerò tutti gli organi preposti a tutelare il mare, iniziando dalla Regione Calabria e finendo alla Capitaneria di Porto”. A parlare è Albert, in vacanza per la prima volta in Calabria, precisamente a Zambrone, sulla Costa degli Dei. Quindici giorni di ferie che stanno per concludersi senza aver mai potuto fare un bagno in mare. “Viene pubblicizzato come limpido, cristallino, con sfumature d’azzurro – continua Albert – e poi la realtà è questa”.
Il turista inglese, che preferisce non comparire davanti alle telecamere, ha ragione da vendere. Il mare in una delle località più ambite della costa si presenta torbido, oleoso, con chiazze di schiuma e rifiuti galleggianti. Eppure, molti turisti sembrano rassegnati: fanno il bagno comunque, ignorando le condizioni dell’acqua. La spiaggia è affollata, e il lungomare è pieno di auto parcheggiate, al costo di due euro all’ora. “Andrebbero bene anche tre euro – commenta Albert – se solo il mare fosse davvero pulito e trasparente come mostrato nei depliant”.
Il turista inglese, che preferisce non comparire davanti alle telecamere, ha ragione da vendere. Il mare in una delle località più ambite della costa si presenta torbido, oleoso, con chiazze di schiuma e rifiuti galleggianti. Eppure, molti turisti sembrano rassegnati: fanno il bagno comunque, ignorando le condizioni dell’acqua. La spiaggia è affollata, e il lungomare è pieno di auto parcheggiate, al costo di due euro all’ora. “Andrebbero bene anche tre euro – commenta Albert – se solo il mare fosse davvero pulito e trasparente come mostrato nei depliant”.
Il vero problema, però, è l’assenza di controlli: scarichi abusivi, fognature che finiscono direttamente in mare, e immondizia scaricata dai grandi yacht al largo contribuiscono a una situazione ormai nota da anni.
Quella di Albert non è una voce isolata: anche altri turisti e residenti denunciano da tempo lo stesso problema, condividendo video e appelli sui social. Con l’estate agli sgoccioli, le spiagge inizieranno a svuotarsi e forse il mare tornerà, temporaneamente, a essere più pulito. Ma senza interventi concreti da parte delle istituzioni, il copione rischia di ripetersi anche l’anno prossimo, tra promesse disattese e nuove lamentele.