Beni confiscati, report nazionale 2024: Calabria sempre al vertice

Sono migliaia gli immobili sottratti alle organizzazioni criminali. Le maggiori operazioni si concentrano nei piccoli centri

Un 2024 da record per l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, il nuovo report annuale fotografa un netto incremento delle attività dell’ente, che dopo anni di rodaggio sembra finalmente operare a pieno regime.

Patrimoni sottratti alla criminalità

Patrimoni sottratti alla criminalità

Alla data del 31 dicembre 2024 risultavano complessivamente 26.427 beni destinati, di cui 9.893 terreni. Le Regioni Sicilia, Campania e Calabria guidano la classifica nazionale, confermando una forte concentrazione territoriale di immobili sottratti alla criminalità, con un “addensamento” ancora più evidente nei piccoli Comuni.

La Calabria tra le protagoniste

La Calabria si colloca tra le Regioni con il maggior numero di beni destinati: 3.649 in totale. Nel dettaglio: 3.004 trasferiti agli enti territoriali; 449 mantenuti al patrimonio dell’Erario; 111 venduti (81 per il soddisfacimento dei creditori); 4 reintegrati nel patrimonio aziendale.

Reggio Calabria al top nazionale

Particolarmente significativo il dato che riguarda i Comuni: Reggio Calabria supera grandi città come Roma e Milano, piazzandosi al terzo posto in Italia con 387 beni ricevuti, dietro solo a Palermo e Caltanissetta.
Un primato che diventa assoluto se rapportato al numero di abitanti, facendo della città metropolitana reggina il territorio con la più alta densità di beni confiscati per popolazione residente.

Un segnale di cambiamento

L’aumento delle destinazioni conferma un trend positivo che potrebbe tradursi in nuove opportunità di riuso sociale ed economico di patrimoni sottratti alle mafie. Tuttavia, resta la sfida di accelerare i tempi di assegnazione e di garantire che i beni vengano realmente valorizzati per la collettività.

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