Nella notte del 1° settembre, i carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno evitato che un giovane di 23 anni, originario di un comune del nord Italia e in villeggiatura nel territorio lametino, si togliesse la vita.
La ricostruzione
La ricostruzione
I militari, transitando in via Aldo Moro, sul ponte sul Torrente Piazza, hanno notato il giovane che ne aveva scavalcato il parapetto e che, alla loro vista, si è aggrappato alla ringhiera minacciando di lasciarsi cadere nel vuoto se qualcuno si fosse avvicinato a lui. I carabinieri hanno dunque instaurato un colloquio di circa 30 minuti con il malcapitato per comprendere le motivazioni alla base delle sue intenzioni e, nel contempo, per convincerlo a desistere.
La centrale operativa della Compagnia carabinieri di Lamezia Terme, nel frattempo, informata di quanto in corso e rappresentata la crescente determinazione del ragazzo nel portare a termine l’insano gesto, ha coordinato celermente i soccorsi richiedendo il supporto dei vigili del fuoco di Lamezia Terme e l’intervento di personale medico del 118.
Afferrato e tratto in salvo
L’equipaggio della Sezione Radiomobile, a quel punto, percependo la situazione di reale pericolo e l’effettivo convincimento del giovane a compiere il gesto , approfittando di una sua distrazione, lo ha afferrato per un braccio. Il giovane, purtroppo, si è lasciato cadere, restando sospeso nel vuoto trattenuto per un braccio dai militari. In attesa dei vigili del fuoco, il 23enne è stato sorretto dalla sola forza dei carabinieri che, in un estenuante sforzo a mani nude, lo hanno tenuto da un braccio nonostante tentasse di divincolarsi dalla presa.
Con l’ausilio dei vigili del fuoco giunti sul posto, il giovane è stato imbracato e, in piena sicurezza, riportato sulla sede stradale dove è stato soccorso da personale del 118 che lo ha trasportato in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso.