In Calabria cresce il fermento in vista della presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali. E proprio in questo contesto, Libera Calabria lancia un appello diretto alla politica e ai cittadini, chiedendo un impegno reale e non più solo simbolico nella lotta a ’ndrangheta e corruzione.
Secondo l’associazione, “non sono più sufficienti slogan da campagna elettorale tipo ‘la mafia fa schifo’ oppure ‘non vogliamo i voti dei mafiosi’, o ancora le targhe fuori dal palazzo comunale con scritto ‘Qui la ’ndrangheta non entra’. È necessario un cambio di passo forte e senza compromessi”. Libera Calabria richiama il monito di Paolo Borsellino – “non soltanto essere onesti, ma apparire onesti” – ricordando come troppo spesso la sua memoria sia stata utilizzata “a sproposito da chi, nei fatti, ha messo sotto i piedi i suoi insegnamenti”.
Secondo l’associazione, “non sono più sufficienti slogan da campagna elettorale tipo ‘la mafia fa schifo’ oppure ‘non vogliamo i voti dei mafiosi’, o ancora le targhe fuori dal palazzo comunale con scritto ‘Qui la ’ndrangheta non entra’. È necessario un cambio di passo forte e senza compromessi”. Libera Calabria richiama il monito di Paolo Borsellino – “non soltanto essere onesti, ma apparire onesti” – ricordando come troppo spesso la sua memoria sia stata utilizzata “a sproposito da chi, nei fatti, ha messo sotto i piedi i suoi insegnamenti”.
Una grossa pulizia
L’associazione chiede ai partiti e agli schieramenti politici di assumersi fino in fondo la responsabilità del momento storico, avviando “una grossa pulizia interna” che non riguardi solo indagati e condannati, ma anche quei candidati “chiacchierati” per vicinanze e atteggiamenti incompatibili con la credibilità e l’affidabilità richieste a chi gestisce la cosa pubblica. “Questa consapevolezza – scrive Libera – è necessaria per contrastare concretamente possibili condizionamenti mafiosi e corruttivi che, se incontrano una politica debole o disposta a vincere a tutti i costi, agiscono per inquinare il confronto democratico, asservendolo all’interesse di pochi e a logiche di sopraffazione e predazione del bene comune”.
Appello ai cittadini
Ma l’associazione non si rivolge solo alla politica. L’appello è indirizzato anche ai cittadini calabresi: “Non possiamo chiedere chiarezza e trasparenza alla politica se, come cittadine e cittadini, non ci assumiamo la nostra quota di responsabilità nella gestione della cosa pubblica”. Una responsabilità che si traduce nel voto del prossimo 5 e 6 ottobre, da esprimere in maniera “consapevole, responsabile e libera da ogni forma di condizionamento”. Perché, sottolinea Libera Calabria, “votare non è soltanto un atto di democrazia, ma anche di responsabilità. In tal modo può essere un’arma potente contro la corruzione, il malaffare e la ’ndrangheta”. L’associazione conclude il suo appello con un monito sull’astensionismo: “In Calabria vota poco più del 44% degli aventi diritto. Il voto deve essere praticato come atto di democrazia e responsabilità, per essere davvero artefici del cambiamento che desideriamo”.