Quanto accaduto oggi non può passare sotto silenzio. Perché si tratta di un’operazione che lascia il segno: la Guardia di Finanza ha fatto emergere, ancora una volta, una realtà che molti conoscevano ma che troppo spesso, forse, si fingeva di non vedere: strutture abusive e irregolari che hanno proliferato indisturbate, danneggiando chi lavora onestamente, paga le tasse e investe seriamente nel turismo.
Irregolarità diffusa
Irregolarità diffusa
Il dato è impressionante: oltre la metà delle strutture controllate è risultata irregolare. Una fotografia che racconta meglio di mille parole quanto il sommerso pesi sull’economia turistica della Costa degli Dei e di tutta la provincia. Il plauso va agli uomini e alle donne in divisa che, con professionalità e nuove tecniche investigative, hanno smascherato un sistema diffuso e ingiusto. Ma resta l’amaro in bocca: quanto più forte sarebbe stato il segnale se questa “pulizia” fosse arrivata all’inizio della stagione estiva, invece che a stagione praticamente conclusa?
Uno schiaffo agli onesti
Gli imprenditori regolari, che ogni giorno combattono con burocrazia, tasse e concorrenza spietata, meritano un contesto trasparente e competitivo. L’abusivismo non è solo un reato: è una coltellata all’economia sana, un freno allo sviluppo e un’offesa a chi crede davvero nel turismo come risorsa del territorio. Ora la speranza è che queste operazioni non restino episodi isolati, ma diventino la regola, con controlli costanti e mirati, perché il turismo di qualità si costruisce prima di tutto con legalità e rispetto delle regole.