Nuovo fronte di polemica a Vibo Valentia sull’area di Largo Murmura. Torna a far discutere, a Palazzo Luigi Razza, la vicenda dell’area di Largo Murmura. In seconda commissione, la consigliera comunale Maria Rosaria Nesci (Cuore Vibonese) ha sollevato una serie di criticità legate alla gestione dei parcheggi e all’interdizione del traffico veicolare, decisa dalla Giunta comunale.
Nuovo fronte di polemica a Vibo Valentia sull’area di Largo Murmura. Torna a far discutere, a Palazzo Luigi Razza, la vicenda dell’area di Largo Murmura. In seconda commissione, la consigliera comunale Maria Rosaria Nesci (Cuore Vibonese) ha sollevato una serie di criticità legate alla gestione dei parcheggi e all’interdizione del traffico veicolare, decisa dalla Giunta comunale.
Le decisioni della Giunta
Secondo Nesci, la Commissione aveva proposto di intitolare l’area prospiciente Palazzo Murmura al compianto senatore, prevedendo solo l’installazione di piante e arredi urbani, ma senza limitare l’accesso alle auto, inclusi due parcheggi per disabili disposti in obliquo davanti all’edificio. La Giunta, tuttavia, avrebbe approvato un provvedimento definito dalla consigliera “contraddittorio”: da un lato, l’interdizione dell’area ai veicoli; dall’altro, una planimetria allegata che prevede la presenza dei parcheggi per disabili. “Salvo non pensare che i disabili possano arrivare in volo – ha ironizzato Nesci – il provvedimento non può essere inteso come divieto anche per loro”.
Parcheggi soppressi
La consigliera ha inoltre denunciato la soppressione di due parcheggi con strisce bianche all’esterno dell’area delimitata, sostituiti con parcheggi per disabili “senza avere contezza di eventuali autorizzazioni” e senza che sia stato chiarito chi li abbia realizzati.
Multe illegittime
“Così – ha spiegato – sono stati eliminati complessivamente sei posti auto con strisce bianche, facendo venir meno l’obbligatorio rapporto tra strisce blu e strisce bianche. Ne consegue l’illegittimità delle strisce blu in quell’area e, di conseguenza, l’illegittimità delle eventuali multe elevate”. Nesci ha ribadito di aver sollevato la questione in Commissione, senza aver ricevuto, finora, risposte concrete dall’amministrazione.