“In Calabria la povertà non è più soltanto un indicatore statistico, ma una condizione che segna la vita quotidiana di migliaia di famiglie”. È la riflessione della consigliera regionale Amalia Bruni, candidata al Consiglio regionale nella circoscrizione Centro, in merito a quanto emerge dagli ultimi dati Istat ed Eurostat: il 48,8% della popolazione calabrese è a rischio povertà o esclusione sociale.
“In Calabria la povertà non è più soltanto un indicatore statistico, ma una condizione che segna la vita quotidiana di migliaia di famiglie”. È la riflessione della consigliera regionale Amalia Bruni, candidata al Consiglio regionale nella circoscrizione Centro, in merito a quanto emerge dagli ultimi dati Istat ed Eurostat: il 48,8% della popolazione calabrese è a rischio povertà o esclusione sociale.
Territorio fragile
“Tutti gli indicatori di povertà e deprivazione – sottolinea Bruni – ci dicono che la Calabria non è solo la regione più povera d’Italia, ma è anche tra i territori più fragili e disagiati d’Europa. È una vera e propria emergenza sociale che la politica non può permettersi di ignorare”.
Per Bruni la risposta deve essere duplice: da un lato un piano di sviluppo vero e strutturato, dall’altro misure immediate di sostegno al reddito. “Non possiamo pensare di combattere la povertà soltanto con le buone intenzioni – continua –. Servono investimenti che puntino sull’ammodernamento infrastrutturale, su nuovi insediamenti produttivi capaci di coniugare innovazione di prodotti e processi, su un grande piano formativo e di riqualificazione delle risorse umane. Solo così possiamo costruire basi solide per creare lavoro stabile e dignitoso”.
Al tempo stesso, secondo la consigliera, è necessario intervenire subito sul sostegno alle famiglie in maggiore difficoltà. “È dallo stato di povertà che bisogna partire – afferma –. Oggi più che mai occorre pensare a un reddito di dignità, ancorato a processi formativi che diano alle persone l’opportunità di emanciparsi, e non soltanto di sopravvivere”.
Programma di Tridico
Una visione che trova piena sintonia con il programma del candidato presidente del centrosinistra, Pasquale Tridico, che parla di “un piano di sviluppo ancorato all’esaltazione delle risorse locali, alla formazione e al rilancio dell’occupazione, affiancato da misure concrete di sostegno al reddito, perché nessuno sia lasciato indietro”.
Bruni ha voluto anche sottolineare il valore dell’impegno quotidiano svolto dalla Caritas sul territorio calabrese, “un presidio di solidarietà fondamentale per tante famiglie che vivono in condizioni di difficoltà economica e sociale”. In questo contesto, ha rivolto un augurio di buon lavoro a don Fabio Stanizzo, nuovo direttore della Caritas calabrese: “Il suo compito sarà prezioso per rafforzare la rete di sostegno alle persone più fragili e continuare a coltivare quella cultura della solidarietà di cui la Calabria ha un urgente bisogno”.
“La Calabria – conclude Bruni – ha bisogno di una politica che guardi in faccia la realtà e che agisca con coraggio. Non bastano gli slogan: serve un progetto complessivo che unisca la lotta alla povertà al rilancio dello sviluppo, rimettendo al centro la dignità delle persone e il futuro delle nuove generazioni”.