Guardie mediche, Giordano smentisce i tagli ma i dubbi permangono

"Nessun documento ufficiale", dice il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asp di Vibo Valentia. Ma sul territorio cresce l’allarme e c’è chi teme decisioni già prese

La questione delle guardie mediche nel Vibonese si infiamma a pochi giorni dal voto. A provare a spegnere le polemiche interviene direttamente il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asp di Vibo Valentia, Salvatore Fortunato Giordano, che con una lunga nota chiarisce: “Non c’è alcun documento ufficiale che parli di riduzione di guardie mediche, né i sindaci né il Comitato ristretto ne sono stati messi al corrente”.

Solo indiscrezioni

Solo indiscrezioni

Secondo Giordano, le indiscrezioni circolate in queste settimane sarebbero “solo previsioni aleatorie” frutto di calcoli teorici basati su criteri normativi “ad oggi inattuati”. La Commissione straordinaria, precisa, avrebbe semplicemente ricordato in un’occasione che la legge prevede un medico di guardia ogni 5.000 abitanti, da cui “probabilmente qualcuno ha fatto quattro conti”. Ma, sottolinea Giordano, “non significa che ci sia stato un dibattito o che ci sia già una decisione, men che meno una proposta concreta”.

Le assicurazioni di Giordano

La posizione dei sindaci, assicura Giordano, è “assolutamente chiara e univoca: non accetteremo nessuna ipotesi di riduzione dei pochi servizi territoriali esistenti”. Anzi, “non riteniamo sia il momento giusto per dare attuazione a criteri previsti in norme generali: sarebbe davvero inaccettabile in questo momento”.

Giordano ricorda anche i progressi compiuti negli ultimi mesi, dal nuovo ospedale di Vibo alla manutenzione dello Jazzolino, dalle Case di Comunità ai nuovi strumenti diagnostici, fino alle riorganizzazioni degli ospedali periferici: “Sono atti concreti – dice – che non possono essere smentiti”. Per questo i sindaci “chiedono a gran voce l’implementazione dei servizi di prossimità”, considerati l’”unico strumento immediato per rafforzare la fiducia dei cittadini”.

La commissione per ora tace

Nonostante le rassicurazioni, però, qualche dubbio resta. Perché se davvero nessun piano è stato elaborato, come mai circolano numeri, tabelle e stime sui presunti tagli? E soprattutto, quando la Commissione straordinaria renderà pubblica la bozza del progetto sulle guardie mediche? Giordano stesso ammette che la Conferenza dei sindaci non potrà essere convocata “se non dopo aver ricevuto ufficialmente una bozza del progetto”, auspicando che “le intenzioni della Commissione tendano a implementare i servizi, anziché restringerli”. Nel frattempo, liquida come “allarmismi probabilmente creati ad hoc negli ultimi giorni di campagna elettorale” le voci su possibili tagli, respingendo “strumentalizzazioni che rischiano di distruggere quanto si sta costruendo con fatica”.

Insomma, ufficialmente niente tagli. Ma il tema resta sul tavolo e l’ultima parola, ancora una volta, spetterà ai documenti che la Commissione straordinaria dovrà mettere nero su bianco.

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