Italia Nostra, sezione di Vibo Valentia, articolazione territoriale della più antica associazione a tutela dei beni culturali, storici ed ambientali d’Italia, nata a Roma nel 1955, per iniziativa di Umberto Zanotti Bianco, riconosciuta con decreto presidenziale nel 1958, segnala la eliminazione (in parte attuata, in parte ancora in corso) di beni storici e culturali nella piazza Luigi Razza di Vibo Valentia.
Trattasi dei secolari cordoli, in granito delle Serre, dei marciapiedi della piazza medesima. A causa dei lavori in corso e della errata progettazione, i predetti cordoli stanno letteralmente e materialmente sparendo, sostituiti da soglie di scarso valore e di fattura industriale. E’ un pezzo della memoria storica di Vibo Valentia che sta sparendo. Ed è davvero paradossale che il progetto sia stato presentato all’opinione pubblica, appena nel gennaio 2024, come mosso dalla finalità di “recupero identitario” e di ritorno “a come la piazza era in una stampa d’epoca dei primi anni del 1900”.
Trattasi dei secolari cordoli, in granito delle Serre, dei marciapiedi della piazza medesima. A causa dei lavori in corso e della errata progettazione, i predetti cordoli stanno letteralmente e materialmente sparendo, sostituiti da soglie di scarso valore e di fattura industriale. E’ un pezzo della memoria storica di Vibo Valentia che sta sparendo. Ed è davvero paradossale che il progetto sia stato presentato all’opinione pubblica, appena nel gennaio 2024, come mosso dalla finalità di “recupero identitario” e di ritorno “a come la piazza era in una stampa d’epoca dei primi anni del 1900”.
E’ proprio ciò che era ancora rimasto di ciò che è raffigurato in quella stampa d’epoca, cioè i cordoli in granito lavorati a mano, che ora è stato rimosso ed eliminato. Dove sono andati o dove andranno a finire questi cordoli antichi, beni storici e culturali legati alla identità della città?
Urge una risposta dall’Amministrazione Comunale e dal responsabile unico del procedimento. Italia Nostra sezione territoriale di Vibo Valentia, fa un accorato appello affinché si proceda con urgenza ad una variante progettuale che, pur con i nuovi allargati marciapiedi, riutilizzi quei cordoli antichi al posto dei dozzinali (al confronto con quelli storici) cordoli che si stanno installando.