In una tornata elettorale segnata da astensionismo e disincanto, c’è un nome che brilla per costanza, riconoscimento e radicamento: Gianluca Gallo. Capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Nord, assessore uscente all’Agricoltura, al Welfare e alle Politiche sociali per la famiglia, Gallo si conferma il più votato in Calabria, superando le 30 mila mila preferenze. Un risultato che va ben oltre il dato personale, e che assume il valore di un messaggio politico chiaro: esiste ancora una politica capace di parlare ai territori.
Presenza e ascolto
Presenza e ascolto
Gallo, uomo di lungo corso e di mestiere amministrativo, ha costruito negli anni una rete fatta di presenza, ascolto e competenza. La sua non è stata una campagna urlata, ma una marcia silenziosa tra le comunità, tra gli agricoltori, gli allevatori, gli operatori del sociale. Ha trasformato deleghe complesse in occasioni di concretezza, portando avanti politiche agricole spesso dimenticate, promuovendo bandi europei, sostenendo i piccoli produttori e rafforzando la filiera agroalimentare calabrese.
Tutto iniziò con Jole Santelli
E la sua storia politica si intreccia con quella di Jole Santelli, che lo volle con sé nella prima giunta di centrodestra del nuovo corso calabrese. Da allora, Gallo ha mantenuto lo stesso stile: istituzionale, ma mai distante; forte, ma capace di ascolto. Con Occhiuto, ha consolidato un ruolo di primo piano, diventando uno dei punti di equilibrio della maggioranza e una delle figure più riconosciute anche fuori dai confini regionali. Oggi, con questo risultato, Gianluca Gallo non è solo il più votato: è il simbolo di una politica che, pur in tempi difficili, riesce ancora a costruire fiducia. Una fiducia guadagnata non con promesse, ma con la fatica quotidiana del fare — quella che, in Calabria, vale più di ogni slogan elettorale.
In un’epoca in cui la distanza tra cittadini e istituzioni sembra incolmabile, il suo successo è anche una lezione: la credibilità si conquista sul campo, non nei post.