Un finto terremoto, una simulazione di emergenza, ma un’operazione molto reale per testare tempi, coordinamento e prontezza dei soccorsi. È quanto accaduto a Vibo, dove piazza Martiri d’Ungheria si è trasformata in un grande campo operativo allestito dalla Prefettura per simulare un intervento in caso di sisma.
Protagonisti dell’iniziativa gli studenti della scuola primaria Don Bosco e della scuola secondaria di primo grado Garibaldi, che hanno assistito — e in parte partecipato — alle varie fasi della simulazione. L’evento ha visto in azione i vigili del fuoco, il personale del 118, i volontari della Croce Rossa, la protezione civile e le forze di polizia. Nel corso dell’esercitazione, una “paziente” è soccorsa sul posto, portata nel tendone allestito per le prime cure e poi trasferita in ospedale. Tutto sotto controllo, naturalmente: si trattava di una simulazione, utile a verificare l’efficienza delle procedure in caso di reale emergenza.
Protagonisti dell’iniziativa gli studenti della scuola primaria Don Bosco e della scuola secondaria di primo grado Garibaldi, che hanno assistito — e in parte partecipato — alle varie fasi della simulazione. L’evento ha visto in azione i vigili del fuoco, il personale del 118, i volontari della Croce Rossa, la protezione civile e le forze di polizia. Nel corso dell’esercitazione, una “paziente” è soccorsa sul posto, portata nel tendone allestito per le prime cure e poi trasferita in ospedale. Tutto sotto controllo, naturalmente: si trattava di una simulazione, utile a verificare l’efficienza delle procedure in caso di reale emergenza.
L’iniziativa si inserisce all’interno delle attività di prevenzione e sensibilizzazione che mirano a preparare cittadini e istituzioni a rispondere in modo efficace a eventi sismici, soprattutto in un territorio come quello vibonese, a rischio sismico elevato.