Nel cielo di Comerconi spunta un’antenna, i cittadini si ribellano

Alta tensione nella laboriosa frazione di Nicotera. Convocata per domani, alle 18, un'assemblea per fare il punto della situazione e dar vita a un comitato cui affidare il compito di tutelare la salute dei residenti

Nella periferia Sud di Comerconi, laboriosa frazione di Nicotera, spunta come fungo un ripetitore telefonico e la popolazione non esita a scendere in campo per manifestare il proprio dissenso verso un’installazione che potrebbe comportare seri rischi per la salute. Per organizzare la protesta sono in corso iniziative in più direzioni e, in particolare, si va verso la costituzione di un comitato civico in grado di fare chiarezza sull’inatteso ‘regalo’ arrivato da un gestore di telefonia mobile di rilievo nazionale. Domani sera, alle 18, nei locali della vecchia scuola elementare, si terrà un’assemblea pubblica per informare i cittadini su quanto sta accadendo e programmare il da farsi.

Tutto è cominciato in primavera

Tutto è cominciato in primavera

L’iter per l’autorizzazione a ‘piantare’ in un terreno privato un’antenna di oltre quaranta metri è cominciato nello scorso mese di maggio. Gli amministratori del colosso di telefonia mobile hanno depositato in Comune la richiesta di installazione accompagnata dalla prevista documentazione. Il malloppo è passato al vaglio del responsabile del competente ufficio dell’area tecnica che, dopo averne verificato la conformità alle normative vigenti, ha dato il via libera all’esecuzione dell’opera.

All’inizio dello scorso luglio, il Comune ha provveduto a pubblicare un avviso per informare i cittadini di Comerconi e dintorni dell’imminente attivazione di un ripetitore per telefonia mobile che “dovrebbe essere installato – si legge nel documento – in via Risorgimento, foglio 8, particella n. 102, previa valutazione della compatibilità urbanistica ed accertamento da parte dell’Organismo competente ad effettuare i controlli per la protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”. Il testo non appare tale da assicurare tranquillità ai cittadini, anche perché, successivamente, degli interventi di controllo preventivo da effettuare, probabilmente da parte dell’Arpacal, non si sarebbe più saputo nulla.

Pareri discordanti

Resta il fatto che l’antenna radiotelefonica da qualche giorno campeggia nel cielo di Comerconi e, a spulciare la normativa in vigore, non pare ci siano tante possibilità di bloccarne l’entrata in funzione. La stessa normativa mirerebbe più a favorire che a reprimere queste strutture anche perché la loro pericolosità viene del tutto minimizzata. Aspetto questo su cui le varie posizioni scientifiche, di certo, non camminano in sintonia. Tutt’altro. L’antenna di Comerconi, poi, sorge a poca distanza da un campo di calcio quotidianamente frequentato da ragazzi di ogni età. L’unica cosa che appare certa è che la popolazione è pronta a vendere cara la pelle.

Massara prende posizione

L’assessore al Bilancio Roberto Massara, che vive e lavora a Comerconi, non pare avere dubbi sulla posizione da prendere. “Tanto io che l’amministrazione comunale – sostiene – siamo pronti a schierarci a fianco dei cittadini e, personalmente, domani sera prenderò parte all’assemblea. Le cose da fare non sono poche (accesso agli atti, nomina di un perito, conferimento incarico ad un legale, ecc.) e le faremo per dare tranquillità alla nostra gente e salvaguardare la sua salute”. Tar e Consiglio di Stato, comunque, ad oggi, non sempre hanno dato partita vinta ai gestori. In più occasioni l’hanno spuntata anche i cittadini. L’importante è trovare le motivazioni giuste per smontare una normativa vigente in materia che non sembrerebbe proprio mirata a tutelare gli interessi della popolazione. Da affrontare c’è un colosso della telefonia. Non sempre, però, Golia ha la meglio su Davide.

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