C’è un gesto che, più di tanti discorsi, racconta la speranza: mettere radici. È quello che oggi, nel giardino dell’spedale Jazzolino di Vibo Valentia, hanno compiuto i carabinieri della Biodiversità e la Fadoi – la Federazione dei dirigenti ospedalieri internisti – con la piantumazione di due giovani alberi, simbolo di rinascita e di alleanza tra salute umana e salute del pianeta.
Il colonnello Francesco Alberti
Il colonnello Francesco Alberti
Alla cerimonia hanno preso parte il colonnello Francesco Alberti, comandante del Raggruppamento Biodiversità dei carabinieri forestali, e la dottoressa Desirée Addesi, presidente regionale di Fadoi Calabria, accolti dal dottor Valerio Manno, direttore dell’Unità di Medicina Interna del “Jazzolino”, che ha introdotto l’iniziativa davanti a personale sanitario e rappresentanti delle istituzioni. Accanto al dottor Manno anche i medici Nadia Grillo e Alessandro Trimboli, con la caposala Maria Teresa D’Ambrosio e altro personale del reparto.
Un albero per la salute
L’evento vibonese si inserisce nella cornice nazionale della campagna “Un albero per la salute”, che oggi ha visto iniziative analoghe in trenta ospedali italiani – con il contributo del Raggruppamento carabinieri Biodiversità – e che nei prossimi giorni farà tappa anche a Reggio Calabria. Un filo verde che attraversa l’Italia e che racconta un approccio nuovo e necessario: quello di “One Health – Una sola salute”, la visione che riconosce come la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente siano strettamente intrecciate, indissolubili, parte di un unico ecosistema da proteggere.
Un atto di prevenzione
“Ogni albero che piantiamo – ha spiegato la dottoressa Addesi – è un piccolo ma concreto atto di prevenzione, un segno tangibile di quanto il benessere delle persone dipenda dall’equilibrio del nostro ambiente”. Il colonnello Alberti ha sottolineato come «la biodiversità sia la prima forma di difesa della vita sul pianeta, e il nostro impegno come Carabinieri forestali è quello di tutelarla, di farla crescere anche nei luoghi della cura, perché la natura è medicina essa stessa”.
Fadoi e Arma dei carabinieri
Il progetto, nato dalla collaborazione tra Fadoi e Arma dei carabinieri, vuole accendere una luce sul rapporto sempre più stretto tra i cambiamenti climatici e le malattie legate all’inquinamento, al degrado ambientale, agli squilibri ecosistemici che incidono direttamente sulla salute pubblica. Mentre le giovani piante trovavano dimora nel terreno dell’ospedale, la scena sembrava parlare da sé: la scienza e la natura, l’uniforme e il camice, la forza e la cura. Due alberi che sono anche due simboli – di vita che continua, di alleanze che si rinnovano, di un futuro che può ancora essere rigenerato. A Vibo Valentia, la salute mette radici. E lo fa nel modo più semplice e universale: piantando un albero, per tutti noi.