Abbattimento di pini secolari su Via Dante Alighieri, Italia Nostra denuncia l’abbandono delle istituzioni

L’associazione ambientalista chiede l’intervento urgente delle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti: senza controlli, la distruzione del patrimonio verde cittadino prosegue impunita

Un nuovo episodio di abbattimento di alberi secolari ha scosso la città di Vibo Valentia: su Via Dante Alighieri, diversi pini secolari sono stati recentemente eliminati, “probabilmente sulla base di una valutazione visiva di un agronomo e su incarico della determina dell’Ufficio tecnico comunale dello scorso dicembre”. A denunciare l’accaduto è Italia Nostra, sezione di Vibo Valentia, che parla di “danno ambientale gravissimo” e di un “impoverimento materiale e immateriale” della città, sottolineando come tali operazioni, ripetute negli anni, contribuiscano a “minare l’immagine urbana e il valore ecosistemico delle alberature storiche”.

Controlli assenti

Controlli assenti

L’associazione critica la presunta “assenza di controlli” da parte delle istituzioni preposte: “Procura della Repubblica e Procura della Corte dei Conti sono assenti, mentre il Tar di Catanzaro si è mostrato blando, come già emerso in relazione all’abbattimento dei pini di Piazza Aldo Moro. Tutto è possibile: abbattere edifici antichi e alberi secolari impuniti e senza remore”, scrive Alessandro Caruso Frezza, presidente facente funzioni di Italia Nostra.

Rende pubbliche le analisi

“L’assessore comunale Marco Miceli – spiega ancora Frezza – ha parlato di analisi tecnico-strumentali effettuate per giustificare l’abbattimento”. Italia Nostra chiede, dunque, che queste analisi “vengano rese pubbliche e documentate”, sollevando dubbi sugli agronomi incaricati in passato di abbattere alberi storici in città, come i pini di Viale Affaccio, i pini di Piazzale Aldo Moro e il cedro dell’Himalaya di Piazza Municipio.

L’associazione contesta inoltre le motivazioni tecniche addotte: “Asfissia radicale? Se fosse stata tale, quei pini secolari non avrebbero vissuto per secoli e non sarebbero stati verdeggianti e floridi come lo erano. La loro inclinazione era un manifesto adattamento alla direzione del vento, non un pericolo imminente”.

Italia Nostra conclude con un monito: “Mai si era vista tanta distruzione nella nostra città e mai si era percepito tanto abbandono da parte delle istituzioni preposte a tutelare il verde urbano. Adesso le Procure devono intervenire, altrimenti si tratta di abbandono totale dei cittadini e del patrimonio verde”.

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