C’è un sole che scalda come in piena estate, un’aria dolce che invita a scendere in spiaggia, a respirare ancora un po’ di mare prima che arrivi l’inverno. A Pizzo, gli ombrelloni colorati punteggiano la sabbia e le sdraio sembrano attendere bagnanti fuori stagione. Ma basta uno sguardo verso l’acqua per capire che qualcosa stona in questa cartolina quasi perfetta: la solita, inconfondibile schiuma bianca che galleggia pigra sulla superficie del mare, specchiandosi nelle acque verde smeraldo. Uno spettacolo “macchiato”. Responsabili e complici restano nascosti.
La fioritura delle alghe
La fioritura delle alghe
Durante l’estate ci avevano raccontato che si trattava di “fioriture algali”, un fenomeno naturale, temporaneo, amplificato dal caldo. Ma oggi, che siamo a fine ottobre, con le temperature più miti e le spiagge quasi vuote, quella spiegazione non basta più. Che cosa sta accadendo al mare di Pizzo e, più in generale, al Golfo di Sant’Eufemia? È una domanda che, ancora una volta, resta sospesa.
La battaglia di Uniti per il Golfo
A non arrendersi sono i volontari dell’associazione “Uniti per il Golfo di Sant’Eufemia”, che continuano la loro battaglia con una determinazione che non conosce stagioni. Oggi li abbiamo visti a Vibo Valentia, su corso Vittorio Emanuele, all’altezza di piazza Luigi Razza – per tutti, piazza Santa Maria. Tavolo informativo, volantini, firme raccolte e tante domande dei cittadini che si fermavano incuriositi. La petizione chiede azioni immediate e concrete: la bonifica dell’intera area del Golfo, il ripristino delle condizioni naturali dell’ecosistema, la tutela della salute pubblica e la salvaguardia di un patrimonio che appartiene non solo ai vibonesi, ma alle future generazioni.
Un richiamo alle istituzioni
Una raccolta firme che suona come un richiamo alle istituzioni, affinché si passi finalmente dalle parole ai fatti. Perché finora, tra studi, monitoraggi e promesse, poco o nulla è cambiato. E intanto il mare, con la sua schiuma bianca che non vuole andare via, continua a raccontarci che il tempo della pazienza è finito.



