La Renault 4 di via Caetani arriva a Catanzaro: la memoria di Aldo Moro parla ai giovani

Per la prima volta esposta fuori dal museo, l’auto simbolo del delitto Moro diventa lezione di storia civile nelle Giornate della Legalità promosse dalla Polizia di Stato e dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia

C’è un silenzio denso, quasi sospeso, davanti alla Renault 4 rossa. La stessa in cui, il 9 maggio del 1978, fu ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro, rapito 55 giorni prima dalle Brigate Rosse. Quell’auto, simbolo tragico di una Repubblica ferita ma capace di rinascere, è arrivata a Catanzaro, dove per la prima volta è stata esposta al pubblico al di fuori del Museo della Polizia di Stato. L’occasione è quella delle Giornate della Legalità, promosse dalla Polizia di Stato in collaborazione con la Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, per ricordare, con le nuove generazioni, che la democrazia è un bene fragile, da difendere ogni giorno.

Moro rapito e ucciso

Moro rapito e ucciso

La prima giornata, dedicata all’eredità morale di Aldo Moro, ha visto la partecipazione di autorità, studenti, rappresentanti delle forze dell’ordine e istituzioni. E in un suggestivo intreccio del destino, l’evento è coinciso con la morte di Anna Laura Braghetti, una delle militanti delle Brigate Rosse coinvolte nel sequestro e nell’assassinio dello statista. “In via Fani non c’erano solo le Brigate Rosse, c’erano anche le Brigate Rosse”, ha ricordato Gero Grassi, presidente della seconda Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro. “Moro è stato rapito e ucciso da una pluralità di soggetti. Ai giovani, queste iniziative servono per dire che libertà, democrazia, repubblica non sono punti di arrivo, ma punti di partenza.”

Il messaggio di Pietro Falbo

Un messaggio ripreso anche da Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio: “La storia di via Fani e dei 55 giorni di prigionia di Aldo Moro sono la storia d’Italia. In quei giorni si intrecciano le radici del nostro presente. Per vivere il futuro, bisogna conoscere il passato.” Parole che trovano eco nell’intervento del questore di Catanzaro, Giuseppe Linares, che ha citato uno degli insegnamenti più profondi di Moro: “La persona prima di tutto. Ma Moro ricordava anche che la stagione delle libertà sarà effimera se non nascerà un nuovo senso del dovere.”

Il valore delle istituzioni

Un dovere che per il prefetto Castrese De Rosa significa trasmettere ai giovani il valore delle istituzioni e della legalità: “Raccontare quella stagione e un personaggio come Moro ai ragazzi che non l’hanno vissuti è fondamentale. Il suo sacrificio è un messaggio potente per le nuove generazioni.” La Renault 4, muta testimone di una delle pagine più drammatiche della storia repubblicana, sarà visibile al pubblico anche domani, nella sede della Camera di Commercio, dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 20. Un’auto che non è solo un reperto: è una lezione di storia. Un monito. E, forse, ancora oggi, una domanda aperta alla coscienza del Paese.

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