“Tra sei mesi si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale. Da un lato c’è l’amministrazione uscente con a capo il sindaco; dall’altro, invece, si vedono solo veti incrociati e ambizioni personali che, per carità, sono tutte legittime, ma a un certo punto bisogna pure uscire da questa palude. L’Udc, di cui mi onoro di fare parte, punta decisamente alla costruzione di una squadra coesa, rappresentante di tutte le realtà sociali presenti sul territorio, e su un programma realizzabile che possa contribuire alla crescita della nostra città e dell’intera zona delle Serre. Per la guida della squadra punta decisamente su di un eccellente professionista, il professore Biagio Figliucci. Naturalmente apertura massima al dialogo ed al confronto con tutti i gruppi e con tutte le forze politiche che ritengono che i cittadini hanno il diritto di sapere oggi, non dieci giorni prima della presentazione delle liste, chi sono le persone a cui accordare la fiducia per la guida della città per i prossimi cinque anni”.
È con queste parole che Bruno Rosi, ex sindaco di Serra San Bruno e attuale componente dell’Udc, ha aperto ufficialmente la fase di riflessione in vista delle elezioni comunali del prossimo anno nel popoloso centro dell’entroterra vibonese.
È con queste parole che Bruno Rosi, ex sindaco di Serra San Bruno e attuale componente dell’Udc, ha aperto ufficialmente la fase di riflessione in vista delle elezioni comunali del prossimo anno nel popoloso centro dell’entroterra vibonese.
Barillari unico candidato certo
A sei mesi dal voto, il quadro politico appare ancora in costruzione. L’unica certezza riguarda al momento la ricandidatura di Alfredo Barillari, sindaco in carica e leader del movimento civico LiberaMente, che ha già avviato la macchina organizzativa per la nuova sfida elettorale. Proprio ieri, Barillari ha annunciato l’ingresso nel gruppo del commercialista Domenico Scarfone (leggi qui), figura considerata di esperienza e competenza nel panorama locale.
Nessuna alternativa (per ora)
Per il resto, la situazione resta frastagliata. All’orizzonte, infatti, non si intravedono ancora antagonisti definitivi in grado di fronteggiare l’amministrazione uscente. Nelle aree di opposizione si registrano incontri, contatti e tentativi di convergenza, ma – come sottolinea Rosi – prevalgono ancora “veti incrociati e ambizioni personali” che stanno impedendo la nascita di un progetto alternativo coeso. Nei prossimi mesi, dunque, sarà decisivo capire se l’appello al dialogo e all’unità lanciato dall’Udc troverà ascolto o se il sindaco uscente Barillari potrà contare su un percorso elettorale spianato verso la riconferma.


