Notte di tensione, quella appena trascorsa, tra Tropea e Vibo Valentia, per un caso di grave avvelenamento da funghi che ha coinvolto un uomo di 64 anni, residente a Joppolo. Il paziente è giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Tropea in condizioni a dir poco critiche, dopo aver accusato violenti sintomi compatibili con un’intossicazione acuta.
Quadro clinico piuttosto grave
Quadro clinico piuttosto grave
I sanitari di turno, valutata immediatamente la gravità del quadro clinico, hanno disposto senza esitazione il trasferimento urgente in rianimazione all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia. Qui il paziente è stato preso in carico dal dottor Antonio Loiacono, medico rianimatore noto per la sua competenza e l’attenzione scrupolosa con cui gestisce le emergenze più delicate.
Centro antiveleni del Policlinico Gemelli
Dopo aver avviato i primi trattamenti terapeutici, il dottor Loiacono ha constatato la serietà della situazione e si è messo subito in contatto con il Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma, per concordare eventuali e ulteriori protocolli di cura. Una collaborazione tempestiva che ha permesso di calibrare in tempo reale la strategia terapeutica più adeguata, riuscendo così a scongiurare – almeno per il momento – la necessità di ricorrere alla dialisi, trattamento spesso inevitabile nei casi più severi di intossicazione da funghi.
Monitoraggio costante
L’allarme, scattato nel cuore della notte, ha messo in moto l’intera équipe della Unità Operativa di Rianimazione dello Jazzolino, diretta dal dottor Giuseppe Oppedisano, che ha assicurato un monitoraggio costante e tutte le procedure di supporto vitale necessarie. Al momento, il 64enne resta ricoverato in prognosi riservata, sotto stretta osservazione. Le sue condizioni sono stabili ma ancora gravi.
Personale medico pronto
Un episodio che mette in evidenza, ancora una volta, la delicatezza dei casi di avvelenamento da funghi spontanei e l’importanza di rivolgersi sempre a strutture sanitarie competenti al primo sospetto di intossicazione. Ma anche l’efficienza e la prontezza del personale medico del “Jazzolino”.


