Controlli antimafia sui lavori della Statale 106, intesa alla Prefettura di Catanzaro

Nel caso in cui emergano tentativi di infiltrazione mafiosa, il soggetto aggiudicatore si impegna ad esercitare il diritto di risoluzione

Assicurare la legalità e la trasparenza nella realizzazione monitorando e vigilando per prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa e per verificare la sicurezza e la regolarità dei cantieri. Questo l’obiettivo del Protocollo di legalità siglato stamani in Prefettura, a Catanzaro, relativo all’ultimo tratto di lavori di ammodernamento della Statale 106 relativi all’adeguamento della Strada provinciale 16 per il rafforzamento della viabilità.

Soggetti firmatari

Soggetti firmatari

A firmarlo sono stati il prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, il commissario straordinario per la realizzazione degli interventi infrastrutturali sulla SS 106 Luigi Mupo, il dirigente designato di Anas Roberto Piccinini, la dirigente dell’Ispettorato del lavoro Catanzaro – Crotone Annarita Carnuccio, il rappresentante legale dell’impresa affidataria dei lavori Vincenzo Leone nonché i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Per garantire più elevati livelli di prevenzione antimafia, il controllo è esteso a tutti i soggetti della cosiddetta “filiera delle imprese” e a tutte le fattispecie contrattuali, indipendentemente dall’oggetto, dal valore, dalla durata e da qualsiasi condizione e modalità di esecuzione. Nel caso in cui emergano tentativi di infiltrazione mafiosa, il soggetto aggiudicatore si impegna ad esercitare il diritto di risoluzione.

Per contrastare le infiltrazioni della ‘ndrangheta, saranno sottoposte a particolare attenzione le modalità di assunzione della manodopera, i relativi adempimenti previsti dalla legislazione sul lavoro e dal Ccnl di categoria, definendo procedure di reclutamento di massima trasparenza. L’intesa prevede anche una banca-dati informatica nella quale sono raccolti i dati relativi ai soggetti che intervengono a qualunque titolo nella progettazione e/o nella realizzazione dell’opera consentendo, tra l’altro, il monitoraggio degli aspetti, procedurali e gestionali, connessi alla progettazione e alla realizzazione dell’opera; la verifica delle condizioni di sicurezza dei cantieri; la verifica del rispetto dei diritti dei lavoratori impiegati; il monitoraggio della forza lavoro presente in cantiere, specificando per ciascuna unità la qualifica professionale; il monitoraggio della somministrazione di manodopera, in qualsiasi modo organizzata ed eseguita.

Operatori sicuri

“Con tale nuovo Patto – ha dichiarato il prefetto Castrese De Rosa – estendiamo le verifiche antimafia sull’ultimo lotto di lavori della SS 106 rafforzando il sistema del monitoraggio e facendo in modo che ogni intervento sia tracciabile ed affidato ad operatori sicuri posto che non ci può essere mai sviluppo senza una decisa affermazione di legalità”. (Ansa)

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