Intervistato oggi dal Foglio, il ministro della Difesa Guido Crosetto, sostiene che non ci sia da abbassare la guardia, sul tema dello sconfinamento in Europa dei droni russi. E dice testualmente che l’Italia deve “prepararsi” per affrontare scenari simili, deve considerare le incursioni russe nello spazio aereo europeo come delle minacce concrete alla nostra sicurezza e alla nostra sovranità e a domanda diretta, cosa manca all’Italia per poter essere pronta ad affrontare un capitolo ulteriore della difesa contro le minacce russe, risponde così.
“All’Italia serve una strategia unificata contro la guerra ibrida dei droni: una catena di condivisione delle informazioni moderna tempestiva fra Difesa, Interno ed Enac; una rete nazionale di sensori, anche a bassa quota per individuare in tempo reale intrusioni su porti, aeroporti e infrastrutture; sistemi moderni di identificazione; una catena di comando e controllo integrata con quella della Difesa aerea e regole d’ingaggio e strumenti legali per neutralizzare i velivoli; servono poi esercitazioni periodiche multi-agenzia; un sistema di reporting obbligatorio e una task force di attribuzione. Solo così la minaccia smetterà di essere presunta e diventerà un fatto gestito fino in fondo”. (Agenzia Dire – www.dire.it)
“All’Italia serve una strategia unificata contro la guerra ibrida dei droni: una catena di condivisione delle informazioni moderna tempestiva fra Difesa, Interno ed Enac; una rete nazionale di sensori, anche a bassa quota per individuare in tempo reale intrusioni su porti, aeroporti e infrastrutture; sistemi moderni di identificazione; una catena di comando e controllo integrata con quella della Difesa aerea e regole d’ingaggio e strumenti legali per neutralizzare i velivoli; servono poi esercitazioni periodiche multi-agenzia; un sistema di reporting obbligatorio e una task force di attribuzione. Solo così la minaccia smetterà di essere presunta e diventerà un fatto gestito fino in fondo”. (Agenzia Dire – www.dire.it)


