Il Consiglio regionale della Calabria si prepara a definire i membri delle commissioni consiliari, dopo la nomina dei capigruppo, che non è mancata di suscitare qualche malumore all’interno dei partiti. Sei sono le poltrone da presidente in palio, a cui si aggiungono i vertici delle commissioni Anti‑’ndrangheta e Vigilanza, quest’ultima tradizionalmente affidata all’opposizione secondo le regole istituzionali.
Accordo Occhiuto-Tridico
Accordo Occhiuto-Tridico
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, nelle consultazioni informali il governatore Roberto Occhiuto avrebbe rassicurato il leader dei progressisti Pasquale Tridico sulla disponibilità della maggioranza di centrodestra a cedere la presidenza della Vigilanza al fronte opposto. Si tratterebbe di un vero e proprio gentlemen’s agreement, volto a ristabilire un equilibrio istituzionale. L’intesa prevede anche ulteriori concessioni: la vicepresidenza dell’Aula al Partito Democratico, la segreteria-questore alla lista “Tridico Presidente” e, in un secondo momento, la presidenza della Vigilanza a un esponente del Movimento 5 Stelle, probabilmente Elisabetta Barbuto, che subentrerebbe non appena Tridico lascerà l’incarico regionale per tornare all’Europarlamento.
Mossa strategica
Questa intesa potrebbe rappresentare una mossa strategica della maggioranza: da una parte garantire la legittimità delle commissioni di controllo anche alle forze di opposizione, dall’altra consolidare il potere della coalizione di centrodestra su altri organismi chiave del Consiglio. In definitiva, la composizione delle commissioni sarà il primo banco di prova per la stabilità del nuovo Consiglio regionale e per la capacità della maggioranza di assicurare collaborazione istituzionale senza compromettere la propria leadership.


