Serra torna a guardare a Catanzaro: maggioranza compatta, opposizione fuori dall’aula

Per il sindaco Alfredo Barillari la delibera segna un segnale politico forte: la nostra comunità merita attenzione e continuità territoriale, non può restare ai margini. Le opposizioni? Non hanno avuto coraggio

Che la seduta non sarebbe stata decisiva lo si sapeva da tempo. Ma può essere considerata come l’avvio di un iter che sarà lungo e sicuramente accompagnato da polemiche. La seduta del Consiglio comunale di Serra San Bruno era stata annunciata con largo anticipo sulla proposta di uscita dalla Provincia di Vibo Valentia per aderire a quella di Catanzaro, un tema che il sindaco Alfredo Barillari aveva illustrato nei giorni scorsi anche a NoidiCalabria alla nostra rubrica “Punto di Vista”. Un passaggio atteso, dunque, dentro un percorso politico che la stessa amministrazione sta promuovendo da settimane non solo a Serra ma anche nei Comuni vicini.

Un iter lungo e complesso

Un iter lungo e complesso

L’appuntamento a Palazzo Chimirri ha confermato l’importanza del tema, riportando al centro un dibattito che Serra non affrontava ormai da anni. Il confronto si è acceso fin da subito, riflettendo una comunità divisa tra chi vede nel ritorno sotto Catanzaro una strada per recuperare identità e servizi, e chi teme che il cambio possa rivelarsi un salto nel vuoto. La maggioranza ha difeso con fermezza la scelta, ribadendo che il percorso è parte integrante del programma elettorale e che rappresenta una risposta concreta al disagio di un territorio che da tempo si sente marginalizzato.

L’opposizione lascia l’aula

L’opposizione, invece, ha contestato la mancanza di garanzie e di documentazione tecnica preliminare, giudicando prematuro procedere senza il coinvolgimento formale di Regione, Prefettura e forze dell’ordine. L’escalation del confronto ha portato i consiglieri di minoranza ad abbandonare l’aula prima del voto. Con la sola maggioranza presente, la delibera è stata approvata all’unanimità, segnando un nuovo passo dell’iter: ora il dossier passerà ai tavoli regionali e sarà condiviso con gli altri Comuni delle Serre che stanno valutando la stessa opzione. Barillari ha sottolineato come la proposta abbia già trovato consensi diffusi nel comprensorio, un segnale – secondo il sindaco – del bisogno di rivedere gli equilibri amministrativi delle aree interne.

Il sindaco: assenza di coraggio

Più duro il giudizio politico sulla scelta della minoranza di non partecipare al voto, interpretata dal primo cittadino come mancanza di coraggio in un passaggio cruciale per il futuro del territorio. Un terreno polemico che conferma quanto la questione sia destinata a rimanere al centro del dibattito nelle prossime settimane. Il voto di ieri, atteso e preparato da tempo, riapre dunque ufficialmente la partita. Dopo anni di silenzi e tentativi rimasti sospesi, Serra San Bruno rimette sul tavolo il proprio destino istituzionale, riportando nella discussione pubblica un tema che potrebbe ridisegnare la geografia amministrativa delle Serre.

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