Un passo avanti significativo per la tutela del territorio napitino. Il Viminale ha concesso il nulla osta per il finanziamento destinato all’implementazione della rete di telecamere cittadina, accogliendo la proposta avanzata dall’amministrazione locale. L’obiettivo dell’esecutivo, focalizzato sull’innalzamento degli standard di sicurezza e sulla prevenzione di atti vandalici e fenomeni di microcriminalità, trova adesso attuazione grazie allo sblocco delle risorse governative.
Il piano
Il piano
L’operazione poggia su solide basi economiche, frutto di uno studio di fattibilità tecnica ed economica già avallato dalla Giunta. Il piano finanziario complessivo tocca quota 164.198,11 euro. Di questo importo, le casse municipali beneficeranno di un contributo ministeriale pari a circa 114mila euro, attingendo alle disponibilità del decreto per l’anno corrente. A dimostrazione dell’impegno concreto dell’Ente, il Comune garantirà una copertura di 50mila euro con fondi propri di bilancio: una quota di cofinanziamento rilevante che si è rivelata determinante per ottenere il punteggio necessario all’ammissione.
Questo risultato si colloca nel solco dei “Patti per la sicurezza”, l’accordo strategico siglato tra la Prefettura e il sindaco Sergio Pititto per coordinare le azioni di contrasto ai reati predatori e al degrado urbano. L’iter procedurale, seguito in prima persona dal primo cittadino in qualità di rappresentante legale dell’Ente, ha visto la collaborazione sinergica tra gli uffici tecnici e il comando di Polizia Locale, pronti ora a gestire le fasi operative dell’intervento.
Secondo le stime del cronoprogramma, serviranno circa undici mesi per vedere il nuovo sistema realizzato e pienamente funzionante. L’opera, già inserita nella programmazione triennale dei Lavori Pubblici, prevede l’installazione di dispositivi ad alta tecnologia nei punti nevralgici della città. Questi “occhi elettronici” andranno a potenziare l’infrastruttura esistente, fungendo non solo da deterrente per i malintenzionati, ma rappresentando anche un supporto fondamentale per le forze dell’ordine nelle attività investigative, rendendo così Pizzo una località più protetta e vivibile per la comunità e i visitatori.


