Dopo il fallimento del quorum alle recenti amministrative – solo 439 votanti, pari al 28,01%, contro il 40% richiesto in presenza di una sola lista – e il conseguente annullamento della consultazione, la guida del Comune di Acquaro è passata nelle mani del commissario prefettizio Antonio Crisafulli, viceprefetto aggiunto dell’Utg di Vibo. Sarà lui a esercitare le funzioni di sindaco, Giunta e Consiglio sino alle prossime elezioni previste tra la primavera e l’estate del 2026.
Dopo il fallimento del quorum alle recenti amministrative – solo 439 votanti, pari al 28,01%, contro il 40% richiesto in presenza di una sola lista – e il conseguente annullamento della consultazione, la guida del Comune di Acquaro è passata nelle mani del commissario prefettizio Antonio Crisafulli, viceprefetto aggiunto dell’Utg di Vibo. Sarà lui a esercitare le funzioni di sindaco, Giunta e Consiglio sino alle prossime elezioni previste tra la primavera e l’estate del 2026.
Ennesimo commissariamento
Per il paese montano si tratta di un nuovo commissariamento, il secondo consecutivo: il precedente, durato 26 mesi, era seguito allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione comunale. A questo si aggiunge ora l’effetto dell’annullamento del voto del 23 e 24 novembre, che ha nuovamente riportato la gestione nelle mani della Prefettura. La decisione di affidare l’Ente a Crisafulli è arrivata dal prefetto Anna Aurora Colosimo, che ha incaricato il segretario comunale di procedere formalmente all’esecuzione del decreto. Il segretario reggente, Paolo Bernardi, ha completato l’iter il 26 novembre, con il verbale di insediamento del nuovo commissario.
Crisafulli, laureato in giurisprudenza all’Università di Messina, avvocato abilitato e con diverse esperienze maturate negli uffici prefettizi, guiderà quindi l’Ente per un periodo stimato tra cinque e sette mesi, in attesa della tornata elettorale di primavera o estate.


