Arena, la cooperativa “Futura” in prima linea contro la violenza di genere (foto)

La giornata si è conclusa con l’inaugurazione della panchina rossa in piazza “G. Pagano”, accompagnata dal cartello della Pro Loco con il messaggio: “Vietato fare l’uomo di merda”, simbolo forte dell’impegno di Arena contro la violenza di genere

Un’interessante iniziativa contro la violenza di genere è stata promossa nella mattinata di lunedì scorso (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne) ad Arena dalla cooperativa “Futura”, ente gestore del Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) operante nella cittadina montana, in collaborazione con l’amministrazione comunale targata Schinella. L’evento si è svolto nella sala consiliare e, come non poteva essere diversamente, ha coinvolto in modo corale e sentito l’intera comunità in tutte le sue componenti, e non solo: scuola, associazionismo, Pro Loco, immigrati accolti e numerosi cittadini, i quali, anche solo con la semplice presenza, hanno portato il proprio contributo attraverso testimonianze, riflessioni e pensieri di condivisione e consapevolezza collettiva su una tematica sociale su cui si sta acquisendo una sempre maggiore, consapevole e collettiva maturità civica.

Un’interessante iniziativa contro la violenza di genere è stata promossa nella mattinata di lunedì scorso (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne) ad Arena dalla cooperativa “Futura”, ente gestore del Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) operante nella cittadina montana, in collaborazione con l’amministrazione comunale targata Schinella. L’evento si è svolto nella sala consiliare e, come non poteva essere diversamente, ha coinvolto in modo corale e sentito l’intera comunità in tutte le sue componenti, e non solo: scuola, associazionismo, Pro Loco, immigrati accolti e numerosi cittadini, i quali, anche solo con la semplice presenza, hanno portato il proprio contributo attraverso testimonianze, riflessioni e pensieri di condivisione e consapevolezza collettiva su una tematica sociale su cui si sta acquisendo una sempre maggiore, consapevole e collettiva maturità civica.

Hanno arricchito la manifestazione le associazioni “Attivamente coinvolte”, presente a Pizzo e in altre realtà della regione, e “Mago Merlino” di Lamezia Terme, con il suo progetto “Incipit”, le quali, offrendo uno sguardo concreto sulle risorse disponibili e sulle azioni necessarie per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, sono quotidianamente e attivamente impegnate su tutto il territorio nella tutela delle donne vittime di violenza.

Pilastro della società

La violenza è di per sé un atto abominevole, perché presuppone la prevaricazione di un essere su un altro. La violenza di genere lo è ancora di più, perché presuppone la violenza di un essere abominevole su un altro che chi ha creato il mondo ha delicatamente e con la massima grazia disegnato come un pilastro della società. Non dietro un “grande uomo”, ma dietro “tutto ciò che di grande” esiste in società, c’è una donna (che è grande per il sol fatto di essere tale e dare origine alla vita).

Panchina e cartello

L’evento si è concluso con l’inaugurazione, in piazza “G. Pagano”, di una panchina rossa, simbolo ormai riconosciuto della lotta contro la violenza di genere, accompagnata da un cartello realizzato dalla Pro Loco con l’eloquente scritta: “Vietato fare l’uomo di merda”!. E come lo vuoi chiamare un uomo che alza le mani contro la faccia della stessa medaglia di cui egli stesso fa parte?! Gesti semplici, di quella semplicità eloquente che resterà come traccia visibile dell’impegno del centro Sai di Arena per una comunità sempre accogliente e sempre più consapevolmente attenta, rispettosa e solidale.

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