Minacce e richieste di denaro al gestore di un locale, arrestato un 22enne

L’arresto arriva al termine di un mese di indagini dei carabinieri, basate su osservazioni, testimonianze e videosorveglianza

I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, supportati dal Nucleo Investigativo di Crotone, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane di 22 anni, residente a Cirò Marina, indagato per una serie di gravi reati: atti persecutori, estorsione e tentata estorsione aggravati, continuati e in concorso con altri soggetti. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica, arriva al termine di un’attività investigativa serrata durata oltre un mese.

I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, supportati dal Nucleo Investigativo di Crotone, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane di 22 anni, residente a Cirò Marina, indagato per una serie di gravi reati: atti persecutori, estorsione e tentata estorsione aggravati, continuati e in concorso con altri soggetti. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica, arriva al termine di un’attività investigativa serrata durata oltre un mese.

Le indagini

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip — fatta salva ogni valutazione nelle successive fasi del procedimento e il necessario contributo della difesa — le indagini dei carabinieri, avviate il 12 ottobre 2025, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane. L’attività investigativa si è basata su servizi di osservazione, acquisizione di filmati di videosorveglianza e raccolta di testimonianze da persone informate sui fatti.

Estorsioni e minacce nel tempo

Dalle ricostruzioni emerge che nel luglio 2025, il 22enne, insieme ad altri individui, avrebbe già avanzato al titolare di un locale di somministrazione di cibo e bevande una richiesta estorsiva di 300 euro mensili, minacciando di incendiare lo stabile in caso di rifiuto. Un episodio che, secondo gli investigatori, rappresenta il primo tassello di una serie di condotte sempre più aggressive. Il 12 ottobre scorso, coinvolgendo anche un minorenne, il giovane avrebbe rivolto nuove minacce di morte e danneggiamenti a un dipendente dell’attività, pretendendo la consumazione gratuita di cibo e bevande. Durante l’episodio, avrebbe inoltre sottratto un salvadanaio contenente circa 50 euro. Subito dopo, sarebbe tornato nel locale, avrebbe preso una birra senza pagare e avrebbe intimato al titolare — in quel momento al telefono con il dipendente — di chiudere definitivamente l’attività, nuovamente sotto minaccia di morte.

Questi comportamenti, ripetuti nel tempo, avrebbero provocato nel commerciante uno stato di forte ansia e paura, tale da costringerlo a cessare l’attività, con un impatto significativo sulle sue abitudini di vita.

Misura accolta dal gip

La Procura della Repubblica di Crotone, diretta da Domenico Guarascio, ha ritenuto il quadro indiziario presentato dai carabinieri sufficiente per richiedere l’applicazione della misura cautelare, poi accolta dal gip. Il giovane, già indagato e ritenuto responsabile anche del delitto di atti persecutori, è stato quindi condotto in carcere, dove si erano già aperte le porte nei giorni precedenti per il medesimo reato.

Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari: nelle prossime ore è previsto l’interrogatorio di garanzia, dopo il quale seguirà il necessario confronto con la difesa. La colpevolezza dell’indagato dovrà essere eventualmente accertata in sede processuale, nel pieno contraddittorio tra le parti, come previsto dalla legge.

Restano in corso ulteriori accertamenti per definire le responsabilità degli altri soggetti che avrebbero preso parte agli episodi contestati.

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