Sanità vibonese ridotta al minimo, “Ali di Vibonesità” invita i cittadini a reagire: basta ritardi e mancate risposte

L’incontro di mercoledì a Palazzo Rizzuti, convocato dalla prefetta Colosimo, diventa un momento cruciale per il diritto alla salute ancora non pienamente tutelato

La situazione della sanità nel Vibonese torna al centro dell’attenzione: mercoledì pomeriggio, a Palazzo Rizzuti, si terrà un incontro promosso dalla prefetta di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, per discutere “sulla situazione generale della sanità vibonese”. L’appuntamento arriva dopo un’ondata di proteste e segnalazioni dei cittadini, esasperati da ritardi e carenze strutturali.

La situazione della sanità nel Vibonese torna al centro dell’attenzione: mercoledì pomeriggio, a Palazzo Rizzuti, si terrà un incontro promosso dalla prefetta di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, per discutere “sulla situazione generale della sanità vibonese”. L’appuntamento arriva dopo un’ondata di proteste e segnalazioni dei cittadini, esasperati da ritardi e carenze strutturali.

Serve una svolta reale

A promuovere la mobilitazione è l’associazione “Ali di Vibonesità”, che sostiene la partecipazione attiva della cittadinanza per chiedere interventi concreti e una reale svolta nella gestione della sanità. L’associazione punta il dito contro il sistema attuale, definito “cattivo” e incapace di garantire i livelli essenziali di assistenza, e sottolinea come i cittadini continuino a non vedere sul territorio né il presidente della Regione e Commissario ad acta per la sanità calabrese Roberto Occhiuto, né altri responsabili istituzionali, nonostante le numerose criticità degli ospedali locali come il Jazzolino di Vibo Valentia, Tropea e Serra San Bruno. La prefetta Colosimo, secondo quanto riferito dall’associazione, sollecita chi ha il dovere istituzionale a non disattendere il diritto alla salute, richiamando l’urgenza di risposte concrete rispetto a passati incontri e tavoli tecnici che, finora, non hanno prodotto risultati tangibili.

Intanto, “Ali di Vibonesità” segnala dubbi sull’efficacia della presenza del sub-commissario Ernesto Esposito, inviato in rappresentanza del presidente Occhiuto, e sottolinea l’esigenza di un progetto di risanamento serio, condiviso anche dall’Ordine dei Medici di Vibo Valentia. Il fermento sul territorio cresce, e l’associazione preannuncia un ulteriore momento di mobilitazione per il 10 dicembre al Convitto Nazionale “G. Filangieri”, evento pensato per dare voce ai cittadini e rafforzare la richiesta di interventi concreti contro le criticità della sanità vibonese.

Basta ritardi

Secondo “Ali di Vibonesità”, la cittadinanza non intende più tollerare ritardi o mancate risposte: “È tempo di politica dei fatti, non di parole”, affermano, rimarcando che la tutela della salute resta un diritto costituzionalmente garantito, ma spesso non pienamente rispettato nella regione Calabria.

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