Dinami, il Consiglio comunale prepara un documento urgente sulla carenza di medici di base

Nel disegno che sarà discusso in aula, amministrazione e opposizioni chiedono interventi immediati all’Asp

Dinami si appresta ad affrontare in sede ufficiale la crescente emergenza legata all’assistenza sanitaria territoriale. Per il 4 dicembre è stata infatti convocata una seduta ordinaria del Consiglio comunale, aperta al pubblico, durante la quale l’amministrazione guidata da Nino Di Bella porterà all’approvazione un documento da trasmettere alla direzione generale dell’Asp di Vibo Valentia. Al centro, la grave carenza di medici di medicina generale registrata dopo il trasferimento della dottoressa Cristina Fortunata Zurzolo, dislocata in un ambito più vicino al suo comune di residenza nel Reggino.

Dinami si appresta ad affrontare in sede ufficiale la crescente emergenza legata all’assistenza sanitaria territoriale. Per il 4 dicembre è stata infatti convocata una seduta ordinaria del Consiglio comunale, aperta al pubblico, durante la quale l’amministrazione guidata da Nino Di Bella porterà all’approvazione un documento da trasmettere alla direzione generale dell’Asp di Vibo Valentia. Al centro, la grave carenza di medici di medicina generale registrata dopo il trasferimento della dottoressa Cristina Fortunata Zurzolo, dislocata in un ambito più vicino al suo comune di residenza nel Reggino.

Carenza di servizi

Un testo che non solo fotografa la situazione di forte criticità venutasi a creare, ma che mette nero su bianco una serie di richieste ritenute improrogabili. Il documento – sottoscritto anche dai gruppi di opposizione, rappresentati da Gregorio Ciccone e Carmelo Callà – riconosce l’“oggettiva carenza dei servizi sanitari primari” e mira a ottenere “determinazioni urgenti” per ristabilire un livello minimo di assistenza.

Punti principali

Tra le priorità indicate:

– nomina di un nuovo medico di base a Dinami, attualmente privo di un Mmg titolare, situazione che sta generando notevoli disagi nella comunità. A tal fine, il Comune segnala la disponibilità di locali idonei e gratuiti da destinare allo svolgimento del servizio;

rientro temporaneo dei medici di base in quiescenza, Gregorio Ciccone e Vincenzo Greco, che – qualora richiamati – potrebbero garantire continuità assistenziale in attesa della nomina definitiva. Una misura ritenuta necessaria in un territorio a prevalenza anziana, montano e privo di adeguati collegamenti, che costringe molti cittadini a percorrere chilometri per ottenere servizi fondamentali;

attivazione di una postazione di emergenza 118, ritenuta indispensabile per un’area vasta e isolata, soprattutto alla luce del progressivo indebolimento della guardia medica, non più in grado di assicurare una risposta tempestiva alle urgenze;

garanzia della continuità del servizio prelievi, considerato essenziale per pazienti fragili, cronici e per quanti non dispongono di mezzi di trasporto, al fine di evitare ulteriori disagi di natura sanitaria e sociale.

La posizione del Consiglio, unanime, muove da una constatazione semplice e condivisa: ciò che si chiede rappresenta l’elementare base dell’assistenza territoriale. Un diritto fondamentale che, nei centri periferici come Dinami, continua invece a essere messo a dura prova.

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