Sanità vibonese, oggi vertice decisivo in Prefettura: attesa per il possibile “decreto Salva Vibo”

Secondo Ali di Vibonesità, "non si può tornare a casa senza una decisione concreta". In caso di esito deludente, associazioni pronte a rivolgersi direttamente al Governo

La giornata di oggi, mercoledì 3 dicembre, potrebbe segnare una svolta storica per la sanità di Vibo Valentia. Mai come ora, infatti, la gravissima crisi del sistema sanitario provinciale ha acceso l’attenzione e la mobilitazione dei cittadini, pronti a radunarsi sotto i balconi della sede degli Uffici di rappresentanza della Prefettura per manifestare e consegnare simbolicamente agli interlocutori istituzionali “il cuore della speranza vibonese”.

La giornata di oggi, mercoledì 3 dicembre, potrebbe segnare una svolta storica per la sanità di Vibo Valentia. Mai come ora, infatti, la gravissima crisi del sistema sanitario provinciale ha acceso l’attenzione e la mobilitazione dei cittadini, pronti a radunarsi sotto i balconi della sede degli Uffici di rappresentanza della Prefettura per manifestare e consegnare simbolicamente agli interlocutori istituzionali “il cuore della speranza vibonese”.

Valore storico

L’iniziativa, promossa dalla prefetta Anna Laura Colosimo, è stata accolta con forte coinvolgimento da cittadini e associazioni, che attribuiscono al vertice un valore storico. Al tavolo di lavoro si chiederà l’elaborazione di un documento finale – definito “Salva Vibo” – che impegni gli attori istituzionali a riconoscere anche alla provincia vibonese un trattamento equo nella perequazione del piano di spesa sanitaria, al pari delle altre realtà calabresi: Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone.

Servono risultati concreti

Secondo “Ali di Vibonesità”, promotore di una forte pressione popolare, è indispensabile che il vertice produca un risultato concreto, fatto di impegni ufficiali e di misure chiare. Il cittadino vibonese – sottolineano – non può essere ancora una volta deluso da decisioni rimandate o da promesse prive di una reale ricaduta. La richiesta è chiara: porre fine alla penalizzazione ritenuta “intollerabile e umiliante” che da anni caratterizza il diritto alla salute nel territorio.

Occhiuto ci sarà?

L’attesa è carica di tensione anche per un possibile colpo di scena: il presidente della Regione e commissario ad acta alla Sanità, Roberto Occhiuto, potrebbe rivalutare la sua iniziale indisponibilità e presentarsi ai lavori, proprio per il clima acceso alla vigilia dell’incontro. Una presenza che, secondo molti, sarebbe determinante per imprimere un cambio di passo.

Rivolgersi al presidente del Consiglio

“Ali di Vibonesità” insiste: il vertice non può chiudersi senza un atto formale, senza un documento robusto, numerico e subito eseguibile. “Se non si ha la capacità di dare risposte concrete – affermano – forse è il caso che chi di competenza si guardi un po’ attorno e torni a casa”. Qualora il tavolo non producesse risultati soddisfacenti, cittadini e associazioni sono pronti a un ulteriore passo: rivolgersi direttamente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ritenendo ormai indispensabile un intervento del Governo centrale sul sistema sanitario calabrese, da troppo tempo in condizioni critiche.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbe interessare...

L’esecutivo prepara un testo profondamente rivisto dopo il diniego dei giudici contabili. Nessuna nuova gara: resta valida quella del 2011. L’obiettivo è superare le criticità
Dai tumori ai Pronto soccorso, i numeri Agenas mostrano una regione che non riesce a trattenere i suoi pazienti. Tra attese infinite, costi fuori scala e povertà sanitaria in crescita, il recupero non basta
Secondo Ali di Vibonesità, “non si può tornare a casa senza una decisione concreta”. In caso di esito deludente, associazioni pronte a rivolgersi direttamente al Governo

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792