Sanità vibonese, l’area progressista lancia l’allarme e chiama i cittadini alla mobilitazione

Durante la riunione, le forze politiche hanno anche ribadito l’importanza del voto alle elezioni provinciali del 12 dicembre, considerandolo fondamentale per eleggere un Consiglio in grado di opporsi alle politiche di abbandono del centrodestra

Il Coordinamento dell’area progressista di Vibo Valentia ha riunito le forze politiche locali per discutere due temi chiave: le prossime elezioni del Consiglio provinciale, fissate per il 12 dicembre, e la gravissima situazione della sanità nella provincia.

Il Coordinamento dell’area progressista di Vibo Valentia ha riunito le forze politiche locali per discutere due temi chiave: le prossime elezioni del Consiglio provinciale, fissate per il 12 dicembre, e la gravissima situazione della sanità nella provincia.

In merito al voto provinciale, il coordinamento ha sottolineato l’”importanza di eleggere un Consiglio in grado di garantire autorevolezza istituzionale a un ente spesso marginalizzato dalle politiche regionali del centrodestra”. Secondo i rappresentanti progressisti, una nuova maggioranza progressista e riformista potrebbe segnare una “svolta, opponendosi alle politiche di abbandono e ai tagli indiscriminati che penalizzano il territorio”.

Sanità vibonese

Sul fronte sanitario, il Coordinamento denuncia lo stato di “grave degrado della sanità vibonese, che paga il prezzo più alto dopo quindici anni di commissariamento. Lo smantellamento progressivo dei presidi, unito alle dimissioni di medici costretti a turni insostenibili, ha portato l’area progressista a invitare i cittadini a prendere coscienza della situazione e a partecipare alla mobilitazione generale per la tutela della salute e dei servizi sanitari nella provincia”.

Conferenza dei Sindaci nel mirino

Il coordinamento ha espresso apprezzamento per l’azione intrapresa dal sindaco Enzo Romeo e ha deciso di aderire alla mobilitazione contro il commissario regionale e il presidente della Regione. Contestualmente, ha criticato la maggioranza della Conferenza dei Sindaci e dell’esecutivo provinciale di centrodestra, definita “incapace di proporre azioni preventive e alternative e limitata a ‘puri lamenti’ senza interventi concreti”.

Serve un gesto forte

Per rafforzare la mobilitazione e ottenere risorse adeguate per l’Asp di Vibo, il Coordinamento invita la maggioranza del Gruppo Ristretto della Conferenza dei Sindaci a compiere un gesto politico forte, valutando anche le dimissioni finché non siano assicurate soluzioni concrete. L’obiettivo quindi è elevare il livello dello scontro istituzionale e unire maggioranza e opposizione in nome della tutela della salute e della dignità dei cittadini.

Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti delle forze politiche: per il Pd, Gernando Marasco e Teresa Esposito; per il M5S, Michele Furci e Luisa Santoro; per Sinistra Italiana, Alfonso Galati e Fortunato Petrolo; per Progetto Vibo, Maria Trapani.

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