Sanità, oggi il confronto decisivo in Cittadella: i sindaci vibonesi chiedono un nuovo riparto dei fondi

Il subcommissario Ernesto Esposito incontrerà il Comitato ristretto dei sindaci. Sul tavolo la revisione dei criteri di finanziamento alle Asp, tra sottofinanziamento cronico, malati cronici ignorati e richieste di misure straordinarie per Vibo

Si apre questa mattina alle ore 10, nella Cittadella regionale di Catanzaro, un incontro decisivo per il futuro della sanità vibonese. Il subcommissario alla sanità calabrese, Ernesto Esposito, riceverà il Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci – composto dal presidente Salvatore Fortunato Giordano, dal vicepresidente Sergio Pititto e dai membri Vincenzo Massa, Enzo Romeo e Giuseppe Marasco – per discutere una possibile revisione del riparto dei fondi sanitari regionali.

La presa in giro dei finanziamenti

La presa in giro dei finanziamenti

La questione è tornata al centro del dibattito dopo le dichiarazioni dello stesso Esposito al tavolo prefettizio di Vibo Valentia della scorsa settimana, secondo cui l’Asp vibonese risulterebbe “tra le più finanziate”, con circa 60 euro pro capite in più rispetto a Cosenza. Un’affermazione ritenuta “una presa in giro” da Giacinto Nanci, medico in pensione ed ex ricercatore Health Search, che ieri è intervenuto criticando duramente gli attuali criteri di distribuzione delle risorse. Secondo Nanci, il metodo richiamato da Esposito non rappresenta affatto un cambio di rotta, ma la riproposizione del criterio storico utilizzato dalla Conferenza Stato-Regioni, lo stesso che da oltre vent’anni penalizza la Calabria. “Il commissario ad acta Roberto Occhiuto – ha sottolineato – ha avuto nei confronti dei vibonesi la stessa sensibilità che la Conferenza Stato-Regioni dimostra da sempre verso la Calabria”, ricordando come la regione soffra di un sottofinanziamento strutturale mai colmato.

Malati cronici in Calabria

A pesare ulteriormente sul quadro c’è l’assenza di un parametro essenziale: il numero dei malati cronici, in Calabria significativamente superiore rispetto al resto del Paese. “Dove ci sono più malati cronici arrivano meno risorse – denuncia il medico – nonostante esista una normativa, la legge 662 del 1996, mai applicata”. Per questo, secondo Nanci, se Occhiuto ed Esposito intendono davvero intervenire sulla sanità calabrese, devono pretendere l’introduzione del criterio basato sulla cronicità nei tavoli nazionali.

Modello capitario pesato

Sul fronte istituzionale, il Comitato ristretto porterà oggi sul tavolo regionale alcune richieste precise, anticipate nei giorni scorsi dal sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo. Prima tra tutte, una revisione del “modello capitario pesato”, per attribuire un valore adeguato alle fasce più fragili della popolazione – anziani, disabili e pazienti cronici – oggi insufficientemente considerati. Si chiederà inoltre l’istituzione di un fondo di equilibrio territoriale, la separazione tra risorse ordinarie e straordinarie, e l’applicazione di sistemi premiali che riconoscano gli sforzi delle realtà più virtuose. Centrale anche la proposta di un “Dca Vibo”, un provvedimento ad hoc che consenta procedure accelerate per l’attivazione di servizi e l’assunzione di personale, indispensabili per colmare ritardi ormai strutturali.

Vertice decisivo per la sanità vibonese

La riunione di stamane rappresenta dunque un passaggio cruciale. Da essa potrebbe dipendere l’avvio di un percorso concreto per superare le attuali disparità e restituire alla sanità vibonese strumenti e risorse necessari per riallinearsi al resto della Calabria. Il territorio attende ora risposte. E, soprattutto, segnali di un cambio di passo reale.

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