“Dopo la straordinaria vittoria dell’Area Progressista e Riformista Vibonese, è importante evidenziare il merito che attiene al ruolo e alla funzione del Consiglio provinciale”. Così Michele Furci, coordinatore dell’Area Progressista Vibonese.
“Dopo la straordinaria vittoria dell’Area Progressista e Riformista Vibonese, è importante evidenziare il merito che attiene al ruolo e alla funzione del Consiglio provinciale”. Così Michele Furci, coordinatore dell’Area Progressista Vibonese.
Lavoro paziente
Furci prosegue: “Il risultato straordinario che abbiamo ottenuto, dopo la conquista del polo progressista del Comune capoluogo, è il frutto di un lavoro paziente di chi in questi ultimi due anni ha prima creato il coordinamento delle forze che sostengono la maggioranza del sindaco Romeo e poi, subito dopo lo scioglimento del consiglio provinciale, ha smontato la tesi di quanti sostenevano che il Consiglio provinciale non conta nulla e non servirebbe a niente, poiché l’unico che conta sarebbe soltanto il presidente”.
Le funzioni
E ancora: “Abbiamo convinto, con la forza della conoscenza delle leggi e dei regolamenti attuativi del decentramento amministrativo, che con la riforma Del Rio i poteri nell’Ente provincia sono tre autonomi, distinti e separati: il presidente, il Consiglio provinciale e l’Assemblea dei 50 sindaci. Il vero problema, dopo le grandi riforme e la modifica del Titolo V della Costituzione, è la capacità della politica di esercitare le nuove funzioni attribuite agli enti locali. È indispensabile saperle esercitare, tanto più evidente dopo la plateale vicenda dei sindaci delle Serre e la gravissima crisi in materia di Sanità, che chiama in causa anche la competenza dell’Assemblea e della Conferenza dei Sindaci”.
Guardare avanti
Furci aggiunge: “Nell’Ente provincia, sebbene il potere del presidente sia separato dal Consiglio, perché rappresenta l’ente e sovrintende all’apparato burocratico e agli uffici, l’organo di programmazione, indirizzo e di approvazione, modifica o proposta degli atti amministrativi principali come la pianificazione e le normative nella forma dei regolamenti provinciali, è solo nelle mani dei consiglieri. Anche l’Assemblea dei sindaci ha ruoli fondamentali”. A giudizio di Furci, “se guardiamo al rinnovamento della politica e non solo al passato, non ha vinto il potere del presidente. Ha vinto chi ha avuto il coraggio di guardare avanti, perché il destino del nostro territorio dipende da noi e dalla capacità di conquistare un ruolo competitivo e relazionale con l’ente Regione”.
Il ruolo del centrosinistra
“Ora, nel complimentarmi e dare gli auguri di buon lavoro a tutti i nove consiglieri eletti nella nostra lista e al decimo eletto nell’altra lista, ribadisco che la sfida tocca alla nostra maggioranza Progressista e Riformista. La vera sfida è saper esercitare con competenza il ruolo altissimo ricevuto dai rappresentanti dei cittadini, con la partecipazione del 68% degli aventi diritto”.
“Questo risultato dà un grande ruolo politico al M5S, al PD, a S.I., a Casa Riformista, a Più Europa e a Progetto Vibo, che avranno il compito di costruire una valida alternativa al Centrodestra nella prossima guida della presidenza della provincia”, conclude Furci.


