Domani (19 dicembre) non è una data qualunque per Vibo Marina: è il giorno in cui, nella Conferenza dei servizi convocata dall’Autorità portuale di Gioia Tauro, si decide il futuro del porto e della città. Sul tavolo c’è la richiesta di rinnovo della concessione alla Meridionale Petroli e, soprattutto, la possibilità concreta della sua delocalizzazione. Una scelta che chiama in causa sicurezza, salute pubblica, sviluppo turistico (sono in ballo circa 27 milioni di investimenti) e coerenza istituzionale. Il Consiglio comunale aveva indicato una linea chiara e unanime, ma le osservazioni del Comune hanno sollevato più di un interrogativo.
Domani (19 dicembre) non è una data qualunque per Vibo Marina: è il giorno in cui, nella Conferenza dei servizi convocata dall’Autorità portuale di Gioia Tauro, si decide il futuro del porto e della città. Sul tavolo c’è la richiesta di rinnovo della concessione alla Meridionale Petroli e, soprattutto, la possibilità concreta della sua delocalizzazione. Una scelta che chiama in causa sicurezza, salute pubblica, sviluppo turistico (sono in ballo circa 27 milioni di investimenti) e coerenza istituzionale. Il Consiglio comunale aveva indicato una linea chiara e unanime, ma le osservazioni del Comune hanno sollevato più di un interrogativo.
Sono state abbastanza forti? Abbastanza chiare? Abbastanza vincolanti? Stasera, a Spazio Pubblico, proviamo a capire cosa può accadere davvero. Nostri ospiti: Silvio Pisani, consigliere comunale con delega al porto; Sergio Barbuto, presidente della commissione urbanistica; Giuseppe Cutrullà, esponente di Noi Moderati e consigliere comunale di minoranza; e l’avvocato Giuseppe Altieri, amministrativista.


