Blitz della Guardia di finanza di Bologna, arrestato calabrese ritenuto vicino ai clan

L’indagine riguarda 15 persone e mira a smantellare reti di riciclaggio e infiltrazioni nel tessuto economico emiliano-romagnolo

Alle prime luci dell’alba, i finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Bologna hanno tratto in arresto un soggetto di origine calabrese, residente a Bologna, ritenuto contiguo ad ambienti camorristici e ‘ndranghetisti, destinatario di un provvedimento di cattura emesso dal Tribunale felsineo.

Alle prime luci dell’alba, i finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Bologna hanno tratto in arresto un soggetto di origine calabrese, residente a Bologna, ritenuto contiguo ad ambienti camorristici e ‘ndranghetisti, destinatario di un provvedimento di cattura emesso dal Tribunale felsineo.

Unitamente ad altre 14 persone, era stato oggetto di investigazioni da parte del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, in relazione a plurime condotte delittuose, alcune delle quali aggravate dal “metodo mafioso”: riciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, usura, estorsioni, malversazione di erogazioni pubbliche, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di stupefacenti, inosservanza della normativa antiriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e tentato sequestro di persona.

L’uomo avrebbe agito da punto di contatto e referente in città per alcune famiglie criminali, per riciclare e reimpiegare in attività economiche lecite gli ingenti proventi della malavita organizzata, potendo contare su una fitta rete di connivenze nel mondo imprenditoriale emiliano-romagnolo.

Colpito già da misura cautelare degli arresti domiciliari, l’odierno provvedimento restrittivo, divenuto definito a seguito della pronuncia della Suprema Corte, inasprisce ulteriormente la misura già disposta, impedendo, ancor più, la reiterazione di reati da parte del reo.

Questo intervento operativo sottolinea, ancora una volta, come la Guardia di Finanza, coordinata dall’Autorità Giudiziaria, sia costantemente in prima linea nel difendere i settori sani dell’economia da tentativi di infiltrazione da parte di sodalizi criminali.

La Guardia di Finanza informa che il Tribunale ha applicato le misure cautelari durante le indagini preliminari, ma l’indagato resta presunto innocente fino al giudizio definitivo

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