Una mattinata a tratti storica quella che si è svolta a Vibo Valentia con il passaggio della fiamma olimpica che ha iniziato il suo viaggio verso i Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 in programma il prossimo febbraio.
Una mattinata a tratti storica quella che si è svolta a Vibo Valentia con il passaggio della fiamma olimpica che ha iniziato il suo viaggio verso i Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 in programma il prossimo febbraio.
Tanta la folla e tanto l’entusiasmo da parte non solo della cittadinanza ma dell’intera provincia che ha risposto presente all’evento, applaudendo il passaggio della fiaccola. Ha toccato diverse zone del capoluogo provinciale il percorso della fiamma, partita da Viale Affaccio per terminare la sua marcia in via Bucciarelli, poco dopo l’ospedale Jazzolino.
In mezzo anche le tappe in Via Dante Alighieri, Piazza Martiri d’Ungheria, Corso Vittorio Emanuele III, Corso Umberto I (direzione San Leoluca), Via XV Aprile e Via Filanda.
Per ogni tappa un diverso portatore della torcia, onorandone la marcia. Un passaggio storico che unisce i valori dello sport e quelli della solidarietà.
Tra i tedofori della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 è stato presente anche il presidente della “Fondazione Antonio Emanuele Augurusa” che ha percorso il tratto che va da Corso Umberto I e fino a piazza San Leoluca davanti il Duomo di Vibo Valentia in uno dei momenti più suggestivi del passaggio della Fiamma sul nostro territorio.
Il presidente della Fondazione ‘Antonio Emanuele Augurusa‘ ha espresso così tutta la sua soddisfazione: “Dedico questo momento a tutti i collaboratori della Fondazione Antonio Emanuele Augurusa, persone speciali che ogni giorno ci mettono l’anima per aiutare gli altri. Corro per i ragazzi che con noi hanno ritrovato dignità e speranza, questo lo faccio con impegno nel segno di mio fratello Antonio. Costruire la Casa della Pace, un luogo dove tutti possono trovare dignità, accoglienza, stare al sicuro e nessuno rimanga indietro, – conclude- chi crede in questi valori corra insieme a noi”.


