Sanità, Occhiuto: vicina l’intesa per la fine del commissariamento

Nel corso dell’incontro natalizio con la stampa a Catanzaro, il presidente della Regione Calabria ha fatto il punto su sanità, assetti di governo regionale e infrastrutture

La Calabria potrebbe uscire dal commissariamento della sanità già nei primi mesi del 2026. A indicare questo orizzonte è il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, intervenuto a Catanzaro durante lo scambio di auguri natalizi con la stampa, occasione nella quale ha fatto il punto sui principali dossier aperti, dalla sanità all’organizzazione della Giunta regionale, fino alle infrastrutture strategiche. 

La Calabria potrebbe uscire dal commissariamento della sanità già nei primi mesi del 2026. A indicare questo orizzonte è il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, intervenuto a Catanzaro durante lo scambio di auguri natalizi con la stampa, occasione nella quale ha fatto il punto sui principali dossier aperti, dalla sanità all’organizzazione della Giunta regionale, fino alle infrastrutture strategiche. 

Secondo Occhiuto, sulla fine del commissariamento “esiste ormai da tempo un’intesa politica consolidata. Un accordo che – ha ricordato – sarebbe stato in qualche modo ratificato anche dalla visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Calabria il 3 settembre scorso”. Restano tuttavia da definire alcuni passaggi tecnici: sono ancora in corso, infatti, le interlocuzioni tra i tecnici regionali e quelli della Ragioneria generale dello Stato e del ministero della Salute per la riscrittura del piano di rientro, condizione necessaria per consentire l’uscita dal regime straordinario. 

Fase conclusiva

Il governatore si è detto “fiducioso” sul fatto che queste trattative “siano ormai in fase conclusiva”. Un’urgenza dettata anche da una situazione interna particolare: Occhiuto ha sottolineato di essere rimasto “senza subcommissari”, elemento che “rafforza la volontà di chiudere quanto prima l’esperienza del commissariamento”. L’obiettivo dichiarato è arrivare alla svolta già nel primo mese del 2026. 

Assetto politico

Nel suo intervento, il presidente della Regione ha affrontato anche il tema dell’assetto politico della Giunta. “L’allargamento dell’esecutivo regionale – ha spiegato – è previsto e concordato e dovrebbe concretizzarsi tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio”. Occhiuto ha ricordato di averne “discusso con i vertici nazionali dei partiti” e di aver “definito uno schema che diventerà operativo una volta completato l’iter di approvazione dello Statuto”. Proprio su questo fronte, la previsione è che l’”approvazione definitiva possa arrivare entro la fine di gennaio, aprendo così la strada alle successive nomine”. 

Spazio poi al tema delle infrastrutture, con un focus sull’alta velocità ferroviaria. Occhiuto ha ribadito l’impegno a “ottenere dal governo il miliardo di euro necessario per completare il lotto fino a Praia. Senza queste risorse – ha chiarito – l’alta velocità in Calabria rischia di restare solo un progetto incompiuto. Il prolungamento fino a Praia consentirebbe infatti di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza tra Lamezia Terme e Roma, con un risparmio stimato di circa 30-35 minuti”. 

Per il presidente si tratta di un “investimento strategico” e ha espresso la “speranza che il governo possa reperire i fondi facendo leva sul principio del ‘dual use'”, che consente di “finanziare infrastrutture strategiche anche con risorse destinate alla sicurezza”. Un’opzione che, secondo Occhiuto, “trova generalmente disponibilità anche a livello europeo, soprattutto quando si parla di trasporto ferroviario”. 

Politica nazionale

Infine, uno sguardo alla politica nazionale e ai rapporti interni a Forza Italia. Occhiuto ha definito “buoni” i rapporti con il segretario Antonio Tajani, precisando che le sue iniziative politiche non sono in alcun modo contro di lui. Al contrario, ha riconosciuto a Tajani il “merito di aver mantenuto in vita il partito dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi”. L’obiettivo del 20% indicato dal leader azzurro resta, secondo Occhiuto, una “responsabilità condivisa da tutta la dirigenza nazionale”, chiamata a “lavorare insieme per raggiungerlo. In politica – ha concluso – è necessario guardare all’orizzonte e non fermarsi a chi indica la direzione”.

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