Si chiude con un bilancio più che positivo la quinta edizione di Wineland – Cibi & Tradizioni, manifestazione che dal 26 al 28 dicembre 2025 ha trasformato il centro cittadino di Crotone in un grande palcoscenico dedicato al vino, al territorio e all’enoturismo. Un’edizione da record, caratterizzata da un’affluenza straordinaria e da una partecipazione trasversale, capace di unire festa, cultura e approfondimento di alto profilo. All’evento hanno preso parte anche il sindaco di Crotone Vincenzo Voce e il presidente facente funzioni della Provincia di Crotone Fabio Manica, entrambi visibilmente soddisfatti per i risultati ottenuti da questa edizione di Wineland e per l’ampio richiamo di un pubblico numeroso e variegato.
Si chiude con un bilancio più che positivo la quinta edizione di Wineland – Cibi & Tradizioni, manifestazione che dal 26 al 28 dicembre 2025 ha trasformato il centro cittadino di Crotone in un grande palcoscenico dedicato al vino, al territorio e all’enoturismo. Un’edizione da record, caratterizzata da un’affluenza straordinaria e da una partecipazione trasversale, capace di unire festa, cultura e approfondimento di alto profilo. All’evento hanno preso parte anche il sindaco di Crotone Vincenzo Voce e il presidente facente funzioni della Provincia di Crotone Fabio Manica, entrambi visibilmente soddisfatti per i risultati ottenuti da questa edizione di Wineland e per l’ampio richiamo di un pubblico numeroso e variegato.
Grande la soddisfazione espressa da Raffaele Nebbioso, dell’associazione Somewhere, promotrice e organizzatrice dell’evento: “Wineland è cresciuta anno dopo anno, diventando un appuntamento riconosciuto e atteso. Il successo di questa edizione conferma che stiamo andando nella direzione giusta: raccontare il vino come espressione autentica del territorio, creando un dialogo tra produttori, istituzioni e pubblico. La risposta della città e dei visitatori ci dà la spinta per continuare a investire in qualità, contenuti e visione”.
Eccellenze vitivinicole protagoniste
Cuore pulsante della manifestazione è stata l’area espositiva, che ha visto protagoniste 37 aziende vitivinicole, di cui 35 calabresi e 2 realtà nazionali, offrendo al pubblico un confronto diretto tra le produzioni regionali e alcune delle migliori espressioni del panorama enologico italiano. Una edizione che ha ulteriormente innalzato il livello qualitativo dell’evento, confermando Wineland come vetrina strategica per la promozione del vino calabrese.
Cultura del vino e identità territoriale
Parallelamente alle degustazioni, la Sala Consiliare del Palazzo Comunale ha ospitato incontri e masterclass di grande spessore culturale. Tra i momenti più apprezzati, gli approfondimenti dedicati al legame tra vino, identità e territorio, con focus specifici su “Calabria in Rosa” e sul Gaglioppo, vitigno simbolo della regione.
Il talk conclusivo: enoturismo oltre la bottiglia
Momento centrale della giornata conclusiva è stato il talk “Enoturismo oltre la bottiglia”, dedicato alle prospettive di sviluppo del comparto, con la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, del dirigente ARSAC Gennaro Convertini e del produttore Paolo Ippolito, storico interprete del Cirò e sostenitore del progetto Wineland sin dalla prima edizione.
Paolo Ippolito, produttore e rappresentante di Città del Vino, ha sottolineato come “la valorizzazione e la tutela del territorio siano oggi elementi imprescindibili”.
“L’enoturismo – ha spiegato – svolge un ruolo centrale non solo nello sviluppo economico, ma anche nella comunicazione e nella protezione dei luoghi. È un turismo profilato, con una capacità di spesa medio-alta, che ricade direttamente sul territorio. Oggi non dobbiamo puntare sui grandi numeri, ma sulla qualità e sul valore delle bottiglie, valorizzando biodiversità e vitigni autoctoni”.
Ippolito ha evidenziato anche la crescita delle visite in cantina, che negli ultimi quindici anni hanno raggiunto circa 3.500 presenze annue, segno di un interesse sempre più marcato verso l’esperienza diretta nei luoghi di produzione.
Dal canto suo, Gennaro Convertini (ARSAC) ha rimarcato l’importanza strategica della formazione: “Per anni l’enoturismo è stato sottovalutato. Organizzare l’accoglienza non è automatico: significa investire, riorganizzare le aziende e formare personale capace di raccontare il vino, il territorio e la sua storia. Serve un’integrazione reale tra agricoltura, turismo, cultura e istituzioni. Solo così possiamo destagionalizzare i flussi e rendere la Calabria una destinazione enogastronomica di alto profilo”.
Le dichiarazioni dell’assessore Gianluca Gallo
Nel suo intervento conclusivo, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo ha espresso apprezzamento per la crescita della manifestazione: “Wineland è un evento che negli anni è cresciuto in qualità e ambizione. Crotone è una delle capitali del vino calabrese e quest’anno celebriamo un traguardo storico: il riconoscimento della DOCG al Cirò Classico, frutto del lavoro congiunto di Consorzi, produttori e Regione”.
Gallo ha ribadito come “non sia scontato che un bravo produttore sia anche un buon operatore enoturistico”, sottolineando il ruolo chiave di formazione, comunicazione e innovazione.
“La Calabria è una terra straordinaria, ancora tutta da scoprire. Il settore vitivinicolo e agricolo è strategico per lo sviluppo regionale e stiamo investendo molto sui giovani, sostenendo l’insediamento in agricoltura con contributi fino a 100 mila euro e incentivi che arrivano al 75% sugli investimenti”.
Un evento che guarda al futuro
La serata conclusiva, animata da musica dal vivo e intrattenimento, ha suggellato un’edizione che ha saputo unire contenuti, partecipazione e visione. Wineland si conferma così non solo come manifestazione fieristica, ma come motore di promozione territoriale, capace di raccontare il vino calabrese come espressione autentica di cultura, paesaggio e identità. Wineland dà appuntamento alla prossima edizione, con l’obiettivo di continuare a costruire, attraverso il vino, un racconto credibile e competitivo della Calabria.


