Emergenza abitativa, famiglie occupano il palco di Capodanno: protesta per casa e lavoro

L’azione punta a richiamare l’attenzione sull’emergenza abitativa e sulle ricadute sociali e lavorative della precarietà: contributi “fitto casa” bloccati dal 2023, graduatorie per le case popolari ferme e assenza di risposte da Comune e Regione

Un gruppo di famiglie senza casa ha occupato a Cosenza il palco in fase di realizzazione sul quale Brunori Sas terrà il concerto di Capodanno. Il musicista ha annunciato che devolverà in beneficenza il suo cachet. I manifestanti fanno parte del gruppo “Prendocasa“.

Un gruppo di famiglie senza casa ha occupato a Cosenza il palco in fase di realizzazione sul quale Brunori Sas terrà il concerto di Capodanno. Il musicista ha annunciato che devolverà in beneficenza il suo cachet. I manifestanti fanno parte del gruppo “Prendocasa“.

Sul palco è stato affisso uno striscione con la scritta “La casa è un diritto”. “La nostra azione – ha detto Ferdinando Gentile, uno degli attivisti di ‘Prendocasa‘ – non é diretta contro Brunori Sas, che ci ha sempre sostenuto nelle nostre battaglie. Siamo qui perché occorre dare risposte alle famiglie cosentine che vivono il dramma dell’emergenza abitativa. Siamo pronti a proseguire la nostra protesta finché il Comune di Cosenza e la Regione Calabria non si assumeranno la responsabilità di convocare un tavolo per affrontare seriamente e concretamente la problematica”.

“A Cosenza – ha aggiunto Gentile – centinaia di famiglie, pur avendo tutti i requisiti, non ricevono il contributo regionale dovuto, il cosiddetto ‘fitto casa’, dal 2023 perché l’amministrazione regionale non è in grado di reperire i fondi necessari. Inoltre, subiamo da tempo la paralisi totale delle graduatorie per gli alloggi popolari e nessuno é capace di intervenire fattivamente per risolvere la questione. Da oltre quattro anni ascoltiamo solo inutili propositi e scaricabarile.

In Calabria non servono annunci, ma un piano straordinario per il diritto all’abitare che consenta alle famiglie di ottenere un alloggio dignitoso. Così come non servono i vari costruttori e politici interessati solo a costruire clientele, come avviene da decenni nella città di Cosenza. Occorre stanziare risorse vere”. (Ansa)

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